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A2A: Un 2024 da record tra investimenti green e dividendi in crescita

- di: Marta Giannoni
 
A2A: Un 2024 da record tra investimenti green e dividendi in crescita
L’assemblea degli azionisti celebra risultati eccezionali e rilancia sugli obiettivi ambientali. Mazzoncini: “Nucleare? Non è nel nostro radar”.
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Con 989 azionisti presenti al Museo Diocesano e oltre il 75% del capitale rappresentato in sala, l’assemblea annuale di A2A ha avuto il sapore di un rito celebrativo, ma non privo di contenuti e scelte strategiche destinate a incidere sul futuro energetico del Paese. Milano e Brescia, i due comuni azionisti di riferimento, hanno confermato la loro partecipazione congiunta, mantenendo il controllo della multiutility nata nel 2008 dalla fusione tra Aem Milano e Asm Brescia. E in un anno segnato da instabilità geopolitiche e anomalie climatiche sempre più gravi, A2A rilancia la sua sfida: crescita economica sì, ma integrata con ambiente, innovazione e coesione sociale.

Tasca: “L’anno più caldo di sempre, serve visione di lungo termine”

Il presidente Roberto Tasca ha aperto i lavori con una fotografia netta del contesto globale: “Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, con una temperatura media globale di +1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. In piena emergenza climatica, per la prima volta nell’Unione europea il solare ha superato il carbone. E A2A si è distinta per visione strategica e creazione di valore”.
Tasca ha ribadito la necessità di tenere insieme crescita, ambiente e attenzione alle persone. “Solo una visione di lungo termine può garantire un futuro sostenibile per l’azienda e per i suoi azionisti”. Non è un discorso astratto: dietro c’è una pianificazione dettagliata che guarda al 2035 e prevede investimenti per 22 miliardi di euro.

Mazzoncini (foto): “Otto miliardi investiti, MOL record, dividendi in crescita”
Poi la parola è passata all’amministratore delegato Renato Mazzoncini, che ha sfoderato numeri solidi: “Il 2024 è stato estremamente positivo. Il Margine operativo lordo ha superato per la prima volta i 2,3 miliardi di euro. La base clienti continua a crescere, così come la nostra Rab, la quota di attività regolate. Abbiamo registrato un’elevata produzione idroelettrica, con una generazione di cassa molto forte”.
Mazzoncini ha rivendicato la “grossa operazione con Enel”, che ha visto A2A acquisire reti elettriche in Lombardia e cedere asset nel gas ad Ascopiave. Un’operazione resa possibile anche grazie all’emissione di un green bond ibrido, una prima assoluta per l’azienda. Il ritorno per gli azionisti nel 2024 è stato del 21%.
“I ricavi sono scesi a 12,86 miliardi, ma questo si traduce in bollette più leggere: cittadini e imprese hanno pagato in media il 13% in meno per l’energia”, ha detto. “Negli ultimi quattro anni abbiamo investito 8 miliardi di euro, costruendo impianti e infrastrutture che generano valore e sviluppo”.

Più rinnovabili, meno gas. E niente nucleare
Il vero cuore della strategia A2A resta però la transizione energetica. “L’obiettivo è crescere sulle rinnovabili: abbiamo in programma 4,7 miliardi di investimenti, di cui un miliardo sull’idroelettrico – ha spiegato Mazzoncini – e 3,7 miliardi per nuovi impianti fotovoltaici ed eolici”.
Una spinta che coinvolge anche il biogas prodotto da rifiuti organici, zootecnia e agroalimentare. “C’è una parte di termovalorizzazione, con componente biogenica, come il legno. Ma il termoelettrico andrà calando, perché vogliamo puntare su tecnologie più pulite”.
E poi la rassicurazione più attesa: “Non abbiamo intenzione di muoverci sul nucleare. L’Italia deve aumentare la propria autonomia energetica puntando su fonti rinnovabili”.
Un messaggio diretto al dibattito nazionale, sempre più acceso, sul ritorno dell’opzione atomica. “Noi crediamo che la vera sfida sia l’efficienza, la resilienza delle reti e l’innovazione continua nel campo delle rinnovabili”.

Prezzi stabili per il 2025 e un piano di lungo respiro
Le previsioni per il 2025 sono all’insegna della stabilità. “Salvo impatti legati alla politica statunitense, ci aspettiamo prezzi dell’energia flat – ha detto Mazzoncini – con un massimo di 110 euro per MWh per l’elettricità e 35 euro per il gas. Non vediamo ritorni del gas russo, nemmeno sul lungo termine, anche per ragioni tecniche”.
A fare da scudo, secondo il CEO, c’è l’infrastruttura del GNL: “I terminali di Snam sono pienamente operativi e ci garantiscono una diversificazione sufficiente degli approvvigionamenti”.
Nel piano industriale, A2A prevede di investire complessivamente 22 miliardi entro il 2035, con priorità a impianti rinnovabili, smart grid e digitalizzazione. “Vogliamo essere il motore della transizione energetica italiana”, ha chiosato Mazzoncini.

Assemblea approva bilancio, la cedola cresce
L’assemblea ha approvato il bilancio 2024, il piano di azionariato diffuso per il triennio 2025-2027 e la politica di remunerazione. Il dividendo cresce del 4,4%, salendo a 0,1 euro per azione. Un azionista ha chiesto di più, ma la risposta di Tasca è stata categorica: “La crescita dei dividendi deve restare sostenibile, per finanziare gli investimenti e rafforzare l’azienda. Il nostro obiettivo è uno sviluppo ordinato e stabile”.
Mazzoncini ha usato una metafora contadina per convincere la platea: “Se ci consentite di alimentare la gallina, le uova arriveranno. Ma se la spennate subito, non ne farà più”.

Blackout in Spagna? “Serve una rete resiliente”

A margine dell’assemblea, Mazzoncini ha commentato anche il blackout che ha colpito il giorno prima la Penisola Iberica e parte del sud della Francia. “Sembra dovuto a uno sbilanciamento nella rete spagnola, ma ci vorranno giorni per capirne le cause reali. L’unica certezza è che eventi simili possono accadere ovunque, come in Italia nel 2003”.
Il CEO ha sottolineato l’importanza della resilienza della rete elettrica nazionale: “Terna ha fatto molti investimenti, più di altri operatori europei. Non è un problema di domanda eccessiva, ma di gestione della rete. E resilienza oggi è la parola chiave”.
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A2A non solo player industriale, ma attore chiave della trasformazione ecologica italiana 

Con un piano ambizioso, solidi risultati finanziari e uno sguardo sempre più orientato verso le energie pulite, A2A si candida a essere non solo un player industriale, ma un attore chiave della trasformazione ecologica italiana. L’assemblea 2025 segna una svolta: da utility tradizionale a campione nazionale della sostenibilità.

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