Cina: il colosso immobiliare Evergrande in liquidazione

- di: Redazione
 
Un tribunale di Hong Kong ha ordinato la messa in liquidazione di China Evergrande, lo sviluppatore immobiliare cinese che ha accumulato il debito più grande al mondo. La decisione del tribunale arriva dopo un fallito tentativo di ristrutturare un debito da 300 miliardi di dollari dovuti a banche e obbligazionisti.
Il giudice Linda Chan ha motivato a sua decisione odierna con il fatto che la società non abbia presentato una ''proposta di ristrutturazione praticabile". Evergrande è uno dei più grandi sviluppatori immobiliari cinesi che hanno subito pesantemente la decisione del Partito comunista di frenare l’aumento del debito del settore, visto come una grave minaccia per la crescita economica del Paese.

Cina: il colosso immobiliare Evergrande in liquidazione

Ma le misure adottate dal governo di Pechino per mettere ordine in un settore che cresceva in modo caotico, con troppe ''scommesse'' per il medio-lungo periodo, ma soprattutto con un eccesso di indebitamento, hanno acuito la crisi del comparto, aprendo una crisi profonda per decine di sviluppatori.
I timori dei mercati finanziari globali che una liquidazione di Evergrande potesse causare ripercussioni internazionali sono stati in qualche modo attenuati dalle autorità di regolamentazione cinesi, secondo le quali i rischi di contagio potrebbero essere contenuti poiché solo pochi miliardi di dollari del debito di Evergrande erano dovuti a creditori stranieri.

Alla notizia della decisione del tribunale, le azioni di Evergrande quotate a Hong Kong sono crollate di quasi il 21%, prima di essere sospese dalle negoziazioni. Ma l'Hang Seng, lindice di riferimento della Borsa di Hong Kong, è salito dello 0,8% e altri promotori immobiliari hanno visto guadagni nei prezzi delle loro azioni.
Il più grande promotore immobiliare cinese, Country Garden, ha guadagnato il 2,9% e Sunac China Holdings è balzata del 4%. Alcune altre società immobiliari hanno registrato cali moderati.
Evergrande, che a dicembre aveva ottenuto una sospensione temporanea del giudizio, in attesa della ufficializzazione di un nuovo piano di ristrutturazione del debito di oltre 300 miliardi di dollari di passività, potrebbe ricorrere in appello contro la sentenza.

La reazione dello sviluppatore è stata affidata al CEO, Shawn Siu, che ha detto che la società prova ''il massimo rammarico'', precisando che esso riguarda solo l’unità China Evergrande quotata a Hong Kong.
I problemi per Evergrande sono esplosi nel 2021, più di un anno dopo la stretta decisa da Pechino per i prestiti agli operatori del settore immobiliare.
Le conseguenze della crisi immobiliare hanno colpito anche il settore bancario ombra cinese. Si tratta di istituzioni che forniscono servizi finanziari come le banche, ma che operano al di fuori delle normative bancarie. Come nel caso di Zhongzhi Enterprise Group. Zhongzhi, che ha concesso ingenti prestiti agli sviluppatori e che ha dichiarato la sua insolvenza.
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