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L’assemblea chiave di Mediobanca: crescita sotto i riflettori

- di: Matteo Borrelli
 
L’assemblea chiave di Mediobanca: crescita sotto i riflettori
Mediobanca–Banca Generali: il voto del 21 agosto decide l’ops
La partita si decide oggi 21 agosto: Banca Generali e wealth management, giochiamo a vincere. Il voto che cambia la partita: dietro le quinte dell’ops Mediobanca-Banca Generali È il giorno in cui tutto può cambiare: l’assemblea di Mediobanca deciderà il destino dell’offerta pubblica di scambio su Banca Generali.

Via libera della Bce e slancio politico

Due giorni prima dell’assemblea, lunedì 18 agosto, la Banca centrale europea ha dato il suo via libera all’operazione, autentico lasciapassare per l’offerta, rimandando al voto degli azionisti il verdetto finale.

Nel frattempo, Generali – proprietaria di Banca Generali – ha confermato che “proseguirà la valutazione dell’offerta e delle possibilità di partnership industriale, senza vincoli di tempo”, ha dichiarato il CEO Philippe Donnet.

Assemblea convocata: attese e numeri sul tavolo

L’assemblea si terrà il 21 agosto, come stabilito dal cda di Mediobanca a inizio agosto.

Gli analisti stimano una partecipazione attorno al 77–78% del capitale sociale: una presenza massiccia che preannuncia un voto estremamente combattuto.

I conti della partita

L’offerta si basa su uno scambio di azioni Mediobanca–Generali per acquisire Banca Generali, stimata attorno ai 6,3–6,8 miliardi di euro.

La fusione – se approvata – darà vita al secondo più grande player nella gestione del risparmio in Italia, con circa 210–215 miliardi di masse gestite entro il 2027.

Il voto difficile: chi sosterrà l’ops?

Il fronte del “no”, stimato attorno al 40% del capitale, è ancora solido.

Tra i “sì” annunciati: grandi fondi istituzionali (BlackRock, Vanguard, Norges Bank), il patto di consultazione (~7,8%) e possibili alleanze con Unipol. Caltagirone ha già dichiarato il proprio voto contrario (circa 9,9%), mentre Delfin si astiene, anche se sostiene l’offerta di MPS.

Contesto strategico: un'arma contro mps

L’ops rappresenta la mossa difensiva e offensiva del CEO Alberto Nagel: rafforzare la divisione wealth management per rispondere all’offensiva di Monte dei Paschi di Siena, che tenta una scalata su Mediobanca.

Il progetto rientra nel piano strategico “One Brand One Culture”, che mira a fare della gestione del risparmio il core business del gruppo.

Indicatori positivi e leadership in attesa del voto

Mediobanca ha appena chiuso il migliore esercizio di sempre: ricavi +3% (3,72 miliardi), utile netto +4% (1,33 miliardi), dividendo a 1,15 € per azione.

Glass Lewis, uno dei principali proxy advisor, raccomanda il voto a favore, ritenendo stabile il rapporto di cambio proposto e auspicando il sostegno alla proposta del cda.

Concentrati sul verdetto

In sintesi: con i via libera politico e normativo già ottenuti, la palla è ora nelle mani degli azionisti. Il “sì” aprirebbe la strada all’ops già a inizio settembre, creando un gigante italiano della gestione patrimoniale. Il “no” lascerebbe Nagel scoperto, mentre MPS continua la sua offensiva.

Stasera stesso si chiuderà il conteggio delle deleghe: sarà il primo tempo di una partita molto sentita. Restiamo connessi: il banco non batte chiodo, si decide tutto oggi.

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