Dall'Fmi previsioni nerissime per l'economia globale, si perderanno centinaia di miliardi

- di: Redazione
 
Saranno anni difficili per l'economia globale, che rischia di perdere centinaia di miliardi di dollari: sono nerissime le prospettive economiche globali formulate dal Fondo monetario internazionale, secondo il quale i rischi di recessione stanno aumentando rapidamente.

Previsioni negative del Fondo Monetario Internazionale

Il direttore generale dell'FMI, Kristalina Georgieva, è molto chiara quando, in una occasione pubblica, ha affermato che ''i Paesi che rappresentano circa un terzo dell'economia mondiale subiranno almeno due trimestri consecutivi di contrazione questo o il prossimo anno. E, anche quando la crescita è positiva, sembrerà una recessione a causa della contrazione dei redditi reali e dell'aumento dei prezzi".
Le stime del Fondo sono impietose: da qui al 2026 il mondo potrebbe perdere 4 trilioni di dollari di produzione economica.

Dopo che la forte ripresa dopo la pandemia ha raggiunto un tasso annualizzato del 6,1% nell'ottobre 2021, da allora l'FMI ha continuamente ridimensionato le sue stime. Che, per quest'anno, sono di una crescita totale del 3,2%, mentre per i 2023 è del 2,9%. Ma sono ''numeri'' che, ha ammesso la stessa Georgieva, saranno nuovamente abbassati, la prossima settimana, nel rapporto sul World Economic Outlook.
Secondo il direttore generale del Fondo, tutte le maggiori economie del mondo stanno rallentando, per cause diverse: la crisi energetica in Europa per la guerra della Russia in Ucraina, il crollo immobiliare della Cina e l'inflazione storicamente alta negli Stati Uniti.

Per Kristalina Georgieva, il mondo sta attraversando un periodo di "fragilità storica". "In meno di tre anni abbiamo vissuto uno shock dopo l'altro", ha detto, esortando i responsabili politici a mantenere la rotta sulla lotta all'inflazione, sia pure avvertendo che un inasprimento eccessivo della politica monetaria potrebbe gettare il mondo in un prolungato periodo di recessione.

Proprio sulla politica monetaria, Georgieva ha lanciato più che un semplice allarme: "Inasprire la politica monetaria troppo e troppo velocemente - e farlo in modo sincronizzato tra i Paesi - potrebbe spingere molte economie in una recessione prolungata". Da qui l'invito ai governi a rispondere alla crisi con politiche fiscali temporanee e mirate per aiutare a sostenere i cittadini più vulnerabili senza aumentare l'inflazione complessiva. Un sostengo che, ha detto, dovrebbe estendersi anche ai mercati emergenti e ai Paesi a basso reddito.
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