Francia: boom di ordini per la Dassault e gli operai scioperano chiedendo più soldi

- di: Jean Aroche
 
Sette dei nove stabilimenti francesi della Dassault Aviation (gruppo leader del settore dell'aviazione militare e degli armamenti) sono stati bloccati da uno sciopero indetto dalle maestranze che reclamano un aumento dei salari.

Sciopero degli operai: bloccati gli stabilimenti francesi della Dessault Aviation

Si potrebbe dire che la richiesta rientra nelle normali dinamiche tra sindacato e aziende, Ma questa volta la battaglia dei sindacati di Dassault Aviation ha una base molto ''concreta'': il portafoglio degli ordini per il gruppo, un gigante del settore, scoppia di salute, letteralmente, con commesse che sfiorano, se addirittura a fine contratto non supereranno, la soglia dei 17 miliardi di euro.

Secondo la CGT, il maggiore sindacato di Francia, gli stabilimenti interessati allo sciopero sono stati quelli di Biarritz, Saint-Cloud, Seclin, Biard, Argonay, Martignas-sur-Jalles e Argenteuil. In quest'ultimo, dove viene prodotta parte della fusoliera dei velivoli Falcon e Rafale, quasi 200 dipendenti hanno smesso di lavorare, bloccandolo totalmente.

I sindacati chiedono un aumento di stipendio di 200 euro netti al mese sullo stipendio base che ammonta a 1.700 euroe che viene ritenuto troppo basso rispetto al profilo professionale delle maestranze. La richiesta si basa su dati di fatto: le commesse che Dassault ha ottenuto garantiscono al gruppo lavoro per i prossimi quindici anni. Basta solo pensare che ogni aereo che esce dalla fabbrica ha un valore di 100 milioni di euro.

Il contratto in questione è quello che è stato firmato, una settimana fa dopo una trattativa durata ben tredici anni, con gli Emirati Arabi Uniti per la vendita di 80 caccia Rafale. La richiesta dei sindacati contiene un attacco al management di Dassault, il cui ceo, davanti a lavoro e denaro, è accusato di distribuire dividendi piuttosto che riconoscere ai lavoratori i reclamati aumenti salariali.
Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
Iscriviti alla Newsletter
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli