La Francia bracca i furbetti del green pass: reclusione fino a cinque anni

- di: Jean Aroche
 
Mentre il governo italiano si interroga in queste ore su come rendere più efficace la lotta ai contagi sul fronte della certificazione sanitaria, in Francia si sta decidendo un giro di vite contro i 'furbetti del green pass'. L'Assemblea nazionale si sta infatti confrontando sul testo del disegno di legge che regola il pass vaccinale, inasprendo le sanzioni per chi ne fa un uso fraudolento.

La Francia bracca i furbetti del green pass

In particolare, il disegno di legge prevede sanzioni più severe per il possesso di una certificazione falsa. Ieri pomeriggio, durante il question time, Gérald Darmanin, ministro dell'Interno, ha annunciato che la polizia aveva scoperto "al 30 dicembre, 192.483 falsi tesserini sanitari" (dieci giorni prima, il 20 dicembre, erano 182 mila), elevando 1.919 verbali nei confronti di soggetti che hanno prestato il proprio libretto sanitario a un'altra persona.

Il progetto di legge prevede che il possesso di una certificazione falsa sarà punito con la reclusione fino a cinque anni e una multa di 75 mila euro. La presentazione di un certificato altrui o la sua trasmissione a terzi, in vista di un suo uso fraudolento, sarà punito con una multa di 1.000 euro, contro i 135 di oggi. Il governo ha presentato un emendamento sul "pentimento" : le persone con un passaporto sanitario falso non saranno punite se accettano di avere inoculata una prima dose di vaccino entro trenta giorni dalla commissione del reato. Darmanin ha inoltre precisato che 435 inchieste sono state aperte dalla magistratura.

Inoltre, dopo la pubblicazione il 31 dicembre di un articolo sul quotidiano Le Parisien in cui i suoi autori spiegavano di aver ottenuto, pagando 200 euro su una carta prepagata, un falso attestato sanitario da una rete organizzata, la procura di Parigi ha annunciato l'apertura di un'inchiesta per "falso e uso di falso", affidando le indagini alla brigata polizia giudiziaria parigina.
Gli autori dell'articolo, secondo i quali la rete funziona da mesi, sono entrati in contatto con un trafficante di pass sanitari falsi tramite la messaggistica crittografata di Telegram.
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