I funerali di Papa Francesco si terranno sabato 26 aprile alle ore 10:00, con una cerimonia semplice, secondo le volontà che lui stesso aveva espresso nel testamento spirituale letto ieri. La salma è stata composta nella bara allestita a Casa Santa Marta, dove il pontefice ha vissuto fin dal 2013, rifiutando la sontuosità degli appartamenti pontifici per restare vicino alla quotidianità della sua missione. Francesco ha chiesto esplicitamente di essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, accanto alla Madonna che ha sempre invocato prima e dopo ogni viaggio, e dove spesso si recava a pregare in silenzio, senza preavviso né cortei.
Funerali di Papa Francesco, sabato l’addio semplice al pontefice della sobrietà
Nonostante il desiderio di sobrietà, il funerale richiamerà a Roma una vasta rappresentanza internazionale. Sono attese delegazioni da ogni continente, capi di Stato, leader religiosi, esponenti della società civile. L’evento sarà trasmesso in diretta mondiale, con uno sforzo organizzativo imponente ma discreto, per rispettare il tono intimo voluto dal pontefice. In piazza San Pietro saranno allestiti varchi di sicurezza e zone per l’accesso contingentato dei fedeli. La cerimonia sarà presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re, ma è attesa anche un’omelia commemorativa del cardinale Zuppi, in qualità di presidente della CEI.
Il testamento letto in privato, un’eredità spirituale forte
Fonti vaticane riferiscono che il testamento di Francesco, redatto già dal 2020 e aggiornato nel 2023, è stato letto in forma privata alla comunità di Casa Santa Marta, alla Curia romana e a un ristretto gruppo di collaboratori. Il documento, breve ma denso, contiene parole di perdono, di ringraziamento e di affidamento. Il Papa ha chiesto di non celebrare una cerimonia solenne, né di lasciare insegne del potere pontificio sul feretro. Ha voluto che le offerte raccolte in occasione dei funerali siano devolute a progetti per i poveri in America Latina, Africa e Asia.
Congregazioni generali e conclave entro il 10 maggio
Con la sua morte, si apre ora il tempo della sede vacante. La prima Congregazione generale dei cardinali si riunisce già oggi per avviare il processo che porterà alla convocazione del conclave, previsto entro il 10 maggio. I cardinali elettori, provenienti da ogni parte del mondo, saranno chiamati a scegliere il successore di Francesco, con un’attesa carica di significati. Il futuro papa dovrà raccogliere l’eredità di un pontificato fortemente riformatore, segnato da uno sguardo globale e da un richiamo continuo alla coerenza evangelica. Le prime consultazioni informali sono già in corso, tra attese e riserbo.
Il dolore dei familiari, la voce della cugina in Piemonte
Un’eco intima della scomparsa arriva anche dall’Italia del Nord, dove vive la cugina di Papa Francesco, Maria Elena Bergoglio. Intervistata dall’AGI, ha dichiarato tra le lacrime: “È una notizia terribile, siamo distrutti. Era uno di famiglia, anche se era Papa. Amava la semplicità, amava ridere, amava stare con la gente.” Le sue parole rendono palpabile il senso di perdita che attraversa non solo le gerarchie vaticane, ma anche le vite ordinarie che Francesco ha toccato con gesti piccoli e rivoluzionari.