Giappone: enorme deficit commerciale a gennaio per bolletta energetica

- di: Redazione
 
In gennaio il Giappone ha accumulato un deficit commerciale di 2,2 trilioni di yen (circa 19 miliardi di dollari), il massimo degli ultimi otto anni, in conseguenza dell'aumento delle spese legate all'importazione di energia.

Il Giappone registra un enorme deficit commerciale per l'aumento delle spese energetiche

Secondo le comunicazioni del Ministero delle Finanze di Tokyo, le esportazioni sono salite del 9,6% a gennaio rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Le importazioni sono salite del 39,6 per cento, determinando il sesto mese consecutivo di deficit commerciale. Solo nel gennaio del 2014 (con 2,8 trilioni di yen) il deficit commerciale era stato più alto.

Anche se tradizionalmente il deficit commerciale in Giappone tende a salire dopo le vacanze legate alla fine dell'anno, quello dello scorso gennaio è definito dagli analisti ''enorme''. Il Paese è quasi completamente dipendente dalle importazioni per quanto riguarda petrolio e gas, i cui prezzi sono schizzati alimentando i processi inflattivi.

Anche le tensioni legate alla situazione dell'Ucraina hanno contribuito a spingere ancora di più in alto la spirale dei prezzi. Tutto questo mentre lo yen, la valuta giapponese, si è indebolita contro il dollaro americano e la Federal Reserve si prepara (potrebbe essere questione di poche settimane) ad aumentare i tassi di interesse per contrastare l'inflazione.

Cosa che dovrebbe spingere il dollaro più in alto contro altre valute, perché si crea maggiore domanda per investimenti in moneta americana. In questo panorama si inseriscono anche le difficoltà del comparto elettronico, che ha dovuto rallentare la produzione per la crisi globale dei semiconduttori.
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