Wi-Fi gratuito in 55 piazze e 5G in tutta la metro A. INWIT con la società del Gruppo Smart City Roma, accelera la trasformazione digitale della Capitale. Una case history strategica descritta anche durante lo Smart City Expo World Congress di Barcellona
Roma non è più soltanto la città eterna: oggi è anche la città connessa. Con l’inaugurazione nel mese settembre del Wi-Fi gratuito nelle prime 55 piazze e la copertura 5G su tutte le 27 stazioni della linea A della metropolitana, il Progetto Roma 5G entra nella sua fase più ambiziosa e in costante aggiornamento. Il progetto che sta realizzando INWIT la prima tower company italiana e tra le principali digital infrastructrure company, con la sua controllata Smart City Roma, rappresenta un punto di svolta nella modernizzazione tecnologica della Capitale, portando, un’infrastruttura di telecomunicazione digitale e condivisa in oltre 100 piazze e in tutte le linee della metropolitana (A, B, B1, C) entro metà del prossimo anno.
Un percorso raccontato con Roma Capitale, anche in occasione di “Smart City Expo World Congress di Barcellona” il principale evento al mondo dedicato alle città e all'innovazione urbana.
Sono già 26 le piazze di Roma dove il wi-fi pubblico e gratuito è già attivo, 22 cablate e in attesa di accensione entro ottobre, e 7 in fase di completamento. Nel complesso, il progetto ha portato all’installazione di 280 access point Wi-Fi 6, 230 videocamere connesse in 5G e oltre 10 chilometri di fibra ottica. Nelle aree coperte, i cittadini potranno beneficiare anche di sistemi di videosorveglianza intelligente e monitoraggio ambientale in tempo reale, grazie ai 1.800 sensori IoT predisposti.
Parallelamente, è stata completata la copertura in 4G e 5G dell’intera linea A della metropolitana, che conta oggi 85 km di fibra e oltre 1.500 mini-antenne. La connessione continua anche nei tunnel grazie al sistema DAS (Distributed Antenna System), la tecnologia che consente la distribuzione del segnale mobile in spazi chiusi ad alta densità di traffico. Queste infrastrutture abilitano la diffusione dei nuovi servizi digitali in ambienti chiusi, incluso l’loT (Internet of Things). Consentendo la ricezione del segnale stabile ed efficiente, anche in luoghi dove avrebbe difficoltà ad arrivare (ad es. centri commerciali, headquarter, hotel, ospedali ecc.).
Entro il 2026, la rete 5G raggiungerà tutte le 75 stazioni delle linee A, B, B1 e C, per un totale di 3.000 antenne, oltre 1.100 remote unit, 250 km di fibra ottica, 68 km di tunnel e circa 150 sonde per il monitoraggio ambientale, trasformando Roma in una delle metropoli più connesse d’Europa.
A gestire l’intero flusso dati e voce della metropolitana è la Sala apparati radio (BTS Hotel) di Piazza Vittorio Emanuele, una delle più grandi e sofisticate del continente. È qui che Smart City Roma coordina il traffico digitale di tutti gli operatori assicurando uniformità di segnale e massima sicurezza informatica.
Ma Roma 5G non è solo tecnologia: è una visione urbana condivisa, in cui innovazione e sostenibilità diventano strumenti di benessere collettivo. L’obiettivo è costruire una città più intelligente e più umana dove la connettività abilita nuovi servizi pubblici, una mobilità più efficiente, la gestione energetica avanzata e la sicurezza predittiva. Grazie alle infrastrutture digitali e condivise che abilitano connettività 4G e 5G Roma potrà sviluppare applicazioni per il controllo del traffico in tempo reale, la raccolta rifiuti smart, la gestione delle luci pubbliche e la pianificazione ambientale. Le infrastrutture di INWIT si confermano pertanto, strategiche nel percorso di abilitazione della città di Roma, in quanto sono la chiave per un ecosistema urbano in cui mobilità fisica e digitale sono completamente integrate, garantendo città più sicure, efficienti e sostenibili. Un modello che può essere esportato in numerose realtà italiane.
Un’infrastruttura di questo livello, quindi, non è solo un’opera tecnologica, ma anche una leva economica e sociale. Secondo gli studi citati nel paper “Smart City Roma”, l’espansione delle infrastrutture 5G genera crescita, occupazione e attrattività, con un impatto diretto su turismo, commercio e servizi urbani. Roma diventa così un laboratorio nazionale di innovazione, un modello per le altre grandi città italiane impegnate nella digitalizzazione grazie al PNRR.
Dietro questo salto nel futuro c’è INWIT che con un investimento di 35 milioni di euro nel progetto, la collaborazione di cinque partner industriali e il lavoro di 150 professionisti, INWIT conferma il proprio ruolo di catalizzatore della trasformazione digitale, unendo tecnologia, inclusione e rispetto del contesto urbano.
“INWIT, con la società controllata Smart City Roma, conferma il proprio ruolo di abilitatore infrastrutturale nel percorso di digitalizzazione della città, realizzando una rete integrata che combina 4G/5G, Wi-Fi, fibra ottica e IoT per abilitare la connettività, la sicurezza, il monitoraggio ambientale e lo sviluppo di servizi innovativi del futuro. Un impegno importante: ad oggi sono stati investiti circa 35 milioni di euro, con la collaborazione di 5 partner industriali e il coinvolgimento di circa 150 lavoratori”, afferma Diego Galli, Direttore Generale di INWIT. “Si conferma così il nostro impegno nel sostenere il percorso di trasformazione della Capitale in una smart city sempre più connessa e intelligente grazie ad infrastrutture digitali e condivise”.

La collaborazione tra pubblico e privato è la chiave di questa trasformazione, dimostrando che un approccio condiviso può generare valore per clienti, pubbliche amministrazioni e cittadini.
Con Roma 5G, la Capitale entra a pieno titolo nella nuova era delle “supercity”, dove la rete è il motore della vita urbana e la tecnologia si mette al servizio delle persone. È una rivoluzione silenziosa, ma visibile in ogni piazza, in ogni stazione, in ogni connessione che rende Roma più vicina, più accessibile e, finalmente, più moderna.