Dall’hi-tech al nucleare: Owen Lloyd, ex Microsoft e Tesla, guiderà la svolta digitale di The Nuclear Company
- di: Cristina Volpe Rinonapoli

The Nuclear Company, realtà statunitense specializzata nella costruzione di reattori nucleari su larga scala, ha annunciato la nomina di Owen Lloyd a vicepresidente per l’ingegneria del software. Lloyd, figura di primo piano nel mondo tecnologico con esperienze apicali in Microsoft, Tesla, LG e Salesforce, avrà il compito di guidare lo sviluppo della nuova piattaforma digitale per la gestione e l’ottimizzazione dei processi di costruzione nucleare. L’obiettivo è ambizioso: trasformare radicalmente l’approccio al nucleare civile attraverso l’integrazione di tecnologie digitali avanzate, riducendo tempi, costi e inefficienze croniche.
Dall’hi-tech al nucleare: Owen Lloyd, ex Microsoft e Tesla, guiderà la svolta digitale di The Nuclear Company
Il profilo di Owen Lloyd è di quelli che lasciano il segno. Dopo oltre sedici anni in Microsoft, dove ha ricoperto il ruolo di Senior Director of Engineering, Lloyd ha coordinato lo sviluppo software per la linea Surface, collaborando con partner strategici come Intel e Qualcomm, e maturando una profonda conoscenza delle catene di approvvigionamento complesse. In Tesla ha contribuito al lancio del Model 3 e supervisionato gli aggiornamenti software distribuiti ai veicoli ogni due settimane, dimostrando un approccio agile e scalabile al miglioramento continuo. Al suo attivo anche esperienze in LG, dove ha migliorato le piattaforme per smart TV, e in Salesforce, con focus sulla mobilità cloud per la forza vendita.
L’intelligenza artificiale al centro della rivoluzione costruttiva
Nel suo nuovo incarico, Lloyd sarà responsabile della costruzione di una piattaforma software che utilizza intelligenza artificiale, machine learning e tecnologie predittive per affrontare uno dei maggiori problemi del settore nucleare: la cronica incapacità di rispettare budget e tempistiche. Il nuovo sistema prevede l’impiego di modelli digitali per la selezione dei siti, il monitoraggio in tempo reale delle attività di cantiere e la gestione integrata della logistica. Una trasformazione pensata per supportare il rollout dei primi sei gigawatt di capacità nucleare di The Nuclear Company, basati su reattori già collaudati e in licenza, secondo la logica “design once, build many”.
Il rilancio del nucleare secondo la logica dell’industria 4.0
Il nuovo corso riflette la visione del Chief Nuclear Officer Joe Klecha, che guida la costruzione delle unità Vogtle 3 e 4, gli unici due reattori avviati e completati negli Stati Uniti negli ultimi trent’anni. “Le più grandi aziende tecnologiche si affidano all’energia nucleare per alimentare i propri data center basati sull’IA”, ha dichiarato Klecha. “È tempo che anche il settore nucleare si avvalga delle tecnologie che queste aziende hanno contribuito a sviluppare”. Una visione condivisa da Lloyd, che afferma: “Ho visto in prima persona quanto il nucleare sia cruciale per sostenere l’espansione economica. Entrare in The Nuclear Company è una scelta naturale per chi, come me, vuole affrontare e risolvere sfide complesse.”
La promessa di un nucleare competitivo e sostenibile
Fondata per rispondere alla necessità di fornire energia stabile e a basse emissioni, The Nuclear Company punta su un modello che unisce ingegneria tradizionale e digitalizzazione spinta. L’adozione di metodologie ispirate alla produzione industriale seriale, unite a tecnologie predittive e strumenti di project management avanzato, mira a consegnare impianti nei tempi e nei costi previsti, superando i limiti storici del settore. L’obiettivo a medio termine è offrire energia nucleare a basso costo e favorire un’espansione più rapida del comparto, sia sul territorio americano sia su scala globale.
Tecnologia e know-how per una nuova stagione nucleare
Con l’arrivo di Owen Lloyd, The Nuclear Company rafforza il proprio posizionamento strategico come ponte tra due mondi finora distanti: quello dell’hi-tech e quello dell’energia. La convergenza tra ingegneria del software, produzione avanzata e politiche energetiche sostenibili si propone di riscrivere le regole di un settore storicamente statico, aprendo la strada a un nuovo paradigma industriale. Un approccio che non punta solo alla transizione energetica, ma a una vera e propria rivoluzione infrastrutturale.