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Europa in rialzo: a Milano su tech e industriali

- di: Jole Rosati
 
Europa in rialzo: a Milano su tech e industriali
Dal Gps al cervello umano, le nuove tecnologie quantum entrano nel mondo vero: sensori millimetrici, antenne invisibili e satelliti autonomi cambieranno tutto.

La rivoluzione silenziosa che cambierà tutto

C’è una rivoluzione in corso, ma non fa rumore. Niente clamore mediatico, niente startup da copertina o demo spettacolari. Eppure la cosiddetta “seconda rivoluzione quantistica” è già qui. A Parigi, nei laboratori della Thales, circa cento ricercatori stanno lavorando per tradurre in dispositivi reali ciò che finora era rimasto confinato nelle equazioni della meccanica quantistica. “Siamo in un momento cruciale, paragonabile alla nascita dei semiconduttori”, ha detto Bernard Quendt, Chief Technology Officer di Thales.

Dall’invisibile al portatile: le antenne Squif e i campi cerebrali

Uno dei dispositivi mostrati è grande pochi millimetri, ma potrebbe rivoluzionare la medicina e la geopolitica spaziale. Si chiama Squif (Superconducting Quantum Interference Filter), un’antenna quantistica capace di captare segnali debolissimi grazie all’interferenza quantistica tra elettroni. “È talmente sensibile che può rilevare i campi magnetici emessi dall’attività cerebrale umana, oggi impossibili da misurare senza costosi macchinari blindati”, spiega la fisica Sarah Menouni.

Non si tratta solo di diagnostica precoce e neuroimaging avanzato: la miniaturizzazione permette di portare queste antenne direttamente dentro i satelliti, rivoluzionando l’osservazione terrestre. Sarà possibile, ad esempio, monitorare l’inquinamento atmosferico con precisione molecolare, oppure intercettare comunicazioni elettromagnetiche in scenari militari.

Navigare senza satelliti: la bussola quantistica è pronta

Il vero salto, però, riguarda la navigazione. Addio Gps: arriva la bussola quantistica. Una tecnologia in fase di industrializzazione che permetterà ad aerei, droni, sommergibili e veicoli autonomi di sapere sempre dove si trovano, senza bisogno di connettersi a satelliti o reti. Un punto cruciale, specie in ambiti militari o in zone in cui i segnali Gps sono disturbati, oscurati o deliberatamente disattivati.

A rendere tutto questo possibile è una combinazione di chip ultra-miniaturizzati e nuvole di atomi raffreddati a -200 gradi all’interno di cubi grandi appena due centimetri. “Misurando le vibrazioni degli atomi, possiamo avere dati di precisione assoluta su accelerazione, rotazione e posizione”, ha spiegato Arnaud Brignon, direttore Ricerca e Tecnologia di Thales.

Il debutto sul mercato è previsto entro il 2030, ma già oggi sono in corso sperimentazioni con prototipi su mezzi a pilotaggio remoto. Una simile tecnologia non solo risolverebbe i problemi di posizionamento in ambienti ostili, ma cambierebbe radicalmente le basi logistiche della difesa e dei trasporti globali.

Una corsa a ostacoli: chi vincerà la partita del quantum

L’Europa vuole esserci. Dopo aver visto Stati Uniti e Cina dominare la prima ondata dell’intelligenza artificiale, Bruxelles punta forte sul settore quantistico. L’European Quantum Flagship, lanciata nel 2018, ha già mobilitato 1 miliardo di euro in dieci anni, ma il vero banco di prova sarà l’industrializzazione.

La Commissione Europea ha stanziato 2,6 miliardi di euro per il quinquennio 2026-2030 per progetti legati a quantum computing, sensing e comunicazioni crittografiche.

Nel frattempo, anche Leonardo, l’azienda italiana attiva nella difesa e nell’aerospazio, ha annunciato l’apertura di un Quantum Sensing Lab in collaborazione con l’Università di Trento. L’obiettivo: sviluppare sensori basati su interferenze quantistiche per applicazioni spaziali.

I limiti (e i rischi) di una tecnologia ancora acerba

Ma non è tutto oro. Il quantum non è una bacchetta magica. I sistemi sono complessi, fragili, sensibili alle perturbazioni ambientali e richiedono ancora ambienti controllatissimi. “Non siamo ancora al punto di avere un dispositivo da mettere in tasca, ma ci stiamo arrivando”, ammette Quendt.

Inoltre, c’è un tema geopolitico: chi controllerà le tecnologie quantistiche, controllerà informazione, navigazione, difesa. Ecco perché, accanto a Thales e Leonardo, anche giganti come Google, IBM e Huawei stanno investendo cifre colossali nella corsa quantistica.

Un mondo riscritto da atomi freddi

Mentre l’intelligenza artificiale genera dati, il quantum li interpreta a un livello infinitesimale. Lo fa usando le proprietà più strane della fisica: la sovrapposizione, l’entanglement, il tunneling. Ma questa rivoluzione non avrà la voce di ChatGPT né i post virali su TikTok. Sarà una rivoluzione “fredda”, silenziosa, costruita nell’ombra da fisici, ingegneri, matematici.

Eppure, tra dieci anni, guideremo auto senza Gps, useremo sensori quantistici per fare esami medici a casa, e vivremo in un mondo dove anche i confini tra digitale e fisico saranno cambiati per sempre. Non ce ne accorgeremo subito. Ma sarà tutto diverso.

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