La Manovra 2026 sta vivendo una fase di riscrittura continua: emendamenti approvati, riformulati, accantonati o cancellati. Il risultato è un mosaico in movimento, dove ogni intervento ha un effetto domino su fisco, previdenza, imprese e misure sociali.
Rottamazione quinquies: sì, ma senza versione “maxi”
La rottamazione quinquies entra nel perimetro della legge di bilancio, ma in una configurazione più prudente rispetto alle richieste di ampliamento emerse in maggioranza. Il meccanismo punta a chiudere debiti iscritti a ruolo affidati alla riscossione dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2023, con un piano lungo: 54 rate bimestrali distribuite su 9 anni.
Un punto che cambia in meglio riguarda il costo del pagamento dilazionato: i tassi di interesse sulle rate vengono ritoccati al ribasso, dal 4% al 3%.
Pensioni: stop alla stretta sulle lauree, resta il nodo delle finestre
Nel capitolo previdenziale arriva una retromarcia netta: la stretta sul riscatto della laurea viene cancellata e si torna a un impianto più favorevole. Non si chiude però la partita sulle uscite anticipate: resta sul tavolo l’allungamento delle finestre mobili per la pensione anticipata, con tensioni politiche ancora aperte e margini per ulteriori ritocchi.
Nel frattempo, vengono ritoccate anche misure dedicate a categorie specifiche: per i grandi invalidi di guerra gli assegni possono arrivare fino a 1.000 euro al mese per un anno.
Difesa e filiera industriale: l’emendamento sulle armi finisce nel congelatore
Tra le norme più esplosive spunta un intervento mirato a rafforzare le capacità industriali legate alla produzione e al commercio di armi e materiale bellico. L’idea è rinviare a decreti ministeriali l’individuazione di attività e opere utili alla realizzazione o conversione delle capacità industriali della difesa.
Le opposizioni annunciano battaglia e la misura viene accantonata, segnale di una frizione politica destinata a riemergere.
TFR e neoassunti: previdenza complementare con adesione automatica
Confermata una novità di sistema: per i neoassunti scatta l’adesione automatica alla previdenza complementare (secondo pilastro). Chi non vuole aderire potrà esercitare l’opt-out entro 60 giorni.
Professionisti e fisco: verso un compromesso sulle parcelle nella PA
Si delinea un punto di equilibrio per la norma che lega il pagamento delle parcelle dei professionisti che lavorano con la Pubblica amministrazione alla verifica della loro regolarità fiscale. L’impostazione in via di definizione prevede che le amministrazioni trattengano gli importi contestati dal fisco, pagando però la parte eccedente.
Radio e TV locali: salva la dote 2026, restano i tagli dopo
Il taglio da 20 milioni previsto per il 2026 viene eliminato. Rimane invece la sforbiciata per il 2027 e il 2028, lasciando aperto lo scontro sulle risorse pluriennali del comparto.
Imprese e investimenti: aiuti fiscali e aggiornamento Industria 4.0
Tra le misure a sostegno del tessuto produttivo spiccano l’estensione degli aiuti fiscali fino al 2028 e l’aggiornamento degli allegati che definiscono i beni strumentali agevolabili per l’accesso al programma Industria 4.0.
Poste: servizio universale fino al 2036, cambia la prioritaria
Il servizio universale resta affidato a Poste fino al 2036. La posta prioritaria esce invece dal perimetro del servizio universale a partire da maggio.
Sanità, famiglie e lavoro: specializzandi, mobilità pediatrica e psicologo
In sanità, si amplia la platea di chi può svolgere visite fiscali per conto dell’INPS: anche i medici specializzandi potranno essere coinvolti in caso di carenza di medici fiscali.
Per i genitori di figli under 21 ricoverati lontano da casa arriva un sostegno dedicato: 500 mila euro l’anno.
Previsti inoltre fondi per uno sportello di sostegno psicologico nelle aziende e negli atenei: 2 milioni in due anni.
Ricerca e università: sostegno al precariato CNR e alloggi studenti
Per il CNR viene previsto un contributo straordinario da 1,5 milioni l’anno successivo, destinato alla continuità lavorativa del personale precario.
Sul fronte universitario torna un tassello chiave: un nuovo bando (in capo a Cdp) per accelerare la creazione di posti letto e centrare l’obiettivo di 60.000 alloggi a prezzi calmierati previsto dal PNRR.
Casa e fragilità: rifinanziato il fondo morosità incolpevole
Rifinanziato il fondo per la morosità incolpevole: in campo 2 milioni per il 2026 e 2 milioni per il 2027.
Cimiteri: si costruisce più vicino
Una norma che farà discutere anche fuori dai Palazzi: la distanza minima per costruire vicino ai cimiteri scende da 200 a 50 metri.
Memoria e lotta all’antisemitismo: fondi per iniziative dedicate
Arrivano 300 mila euro per l’organizzazione di eventi e iniziative legate alla lotta all’antisemitismo e al ricordo delle vittime delle leggi razziali.
Micro-norme: cammini, animali sequestrati e altri interventi “a pioggia”
Nel pacchetto finiscono anche misure minute ma simboliche: un contributo annuo da 30 mila euro per iniziative legate ai cammini di San Francesco e risorse per la custodia di animali sequestrati, insieme a molti altri piccoli interventi approvati nelle prime votazioni.