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Masaf, pubblicato in Gazzetta il nuovo elenco degli Alberi Monumentali d’Italia

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Masaf, pubblicato in Gazzetta il nuovo elenco degli Alberi Monumentali d’Italia

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf), datato 23 ottobre 2025, che approva e aggiorna l’elenco ufficiale degli Alberi Monumentali d’Italia.

Masaf, pubblicato in Gazzetta il nuovo elenco degli Alberi Monumentali d’Italia

Il provvedimento, previsto dall’articolo 7 della legge 10/2013, rappresenta lo strumento con cui lo Stato tutela e valorizza gli esemplari arborei di particolare pregio storico, naturalistico, paesaggistico o culturale distribuiti sul territorio nazionale.

L’aggiornamento 2025 introduce nuove iscrizioni e revisioni dell’elenco già in vigore, a seguito delle segnalazioni e delle verifiche condotte dalle Regioni e dagli enti locali, in collaborazione con il Corpo forestale e le strutture tecniche del Masaf.

Oltre ventimila esemplari tutelati

Con il nuovo decreto, il numero complessivo degli alberi riconosciuti come “monumentali” in Italia supera quota 23 mila esemplari, comprendendo piante secolari, alberi rari, esemplari di grande valore storico o identitario, nonché nuclei arborei o filari che rappresentano un patrimonio collettivo del paesaggio rurale e urbano.

Si tratta di querce, ulivi, castagni, faggi, platani, pini e molti altri alberi storici censiti in tutte le regioni italiane, con particolare concentrazione in Toscana, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto. Ogni aggiornamento del registro nazionale contribuisce a rafforzare la mappa del verde monumentale, nata nel 2017 e gestita dal Masaf in coordinamento con gli uffici regionali.

Un patrimonio tra natura, storia e cultura
Gli alberi monumentali non sono soltanto un bene ambientale: rappresentano testimonianze viventi di storia e identità locale. Molti di essi sono legati a episodi storici, luoghi di culto, antiche vie di transito o tradizioni popolari.

Il decreto conferma anche il principio secondo cui la tutela degli alberi monumentali comporta vincoli specifici di conservazione, con divieto di abbattimento, potature invasive o interventi non autorizzati. Le amministrazioni comunali, inoltre, sono tenute a garantire la manutenzione e la vigilanza sugli esemplari iscritti, segnalando al ministero eventuali variazioni dello stato di salute.

Masaf: valorizzare il paesaggio come infrastruttura verde
Secondo il Masaf, l’aggiornamento dell’elenco si inserisce nella strategia nazionale di tutela e valorizzazione del paesaggio agrario e forestale, in linea con gli obiettivi del Piano nazionale per la biodiversità di interesse agricolo e con le politiche europee del Green Deal.

La catalogazione e la protezione degli alberi monumentali sono considerate azioni di adattamento ai cambiamenti climatici, poiché gli alberi secolari costituiscono importanti riserve di carbonio, habitat per la fauna e presidi di stabilità del suolo.

Consultazione pubblica e prossimi aggiornamenti
Il decreto 2025 è consultabile integralmente sul sito del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, nella sezione “Alberi Monumentali d’Italia”, dove è disponibile anche la mappa interattiva del patrimonio arboreo nazionale.

Il Masaf ha annunciato che il prossimo aggiornamento sarà programmato per il biennio 2026-2027, con l’obiettivo di includere ulteriori segnalazioni provenienti dai cittadini e dalle associazioni locali, a conferma del ruolo partecipativo nella tutela del verde monumentale.

Un capitale naturale da proteggere
L’elenco degli Alberi Monumentali non è soltanto un inventario botanico, ma una mappa della memoria collettiva italiana.
Dietro ogni esemplare, c’è una storia: un borgo che lo ha custodito, una comunità che lo considera simbolo, un equilibrio ecologico che ne ha permesso la sopravvivenza nei secoli.

Con questo decreto, il Masaf ribadisce che la tutela del patrimonio naturale è parte integrante della sovranità alimentare e ambientale del Paese. Una strategia che, accanto alle politiche agricole, riconosce valore economico, culturale e identitario alla foresta viva dell’Italia monumentale.

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