Media, Usa: la crisi fa un'altra vittima eccellente, chiude il sito The Messenger

- di: Redazione
 
Con una comunicazione che ha colto di sorpresa i circa trecento giornalisti della redazione, il fondatore del sito online The Messenger ne ha annunciato la chiusura immediata, dopo meno di un anno dall'inizio della sua attività.
The Messenger, che si proponeva come un sito apartitico e che ha speso circa 50 milioni di dollari per aumentare i suoi sforzi commerciali, era stato fondato da Jimmy Finkelstein, cui è toccato il compito informare, con una mail inviata ai dipendenti, della chiusura.

Media, Usa: la crisi fa un'altra vittima eccellente, chiude il sito The Messenger

Nella sua e-mail, Finkelstein ha affermato di non aver condiviso la notizia con i dipendenti prima perché aveva cercato disperatamente di raccogliere fondi sufficienti per la sopravvivenza di The Messenger.
“Abbiamo esaurito ogni opzione disponibile”, ha scritto Finkelstein, dicendosi ''personalmente devastato''. Già ieri sera il sito web di Messenger riportava solo il nome e un indirizzo e-mail. Finkelstein ha affermato che ''i venti contrari economici hanno costretto molte società di media a lottare per la sopravvivenza''.

L'improvviso crollo di The Messenger fa seguito a licenziamenti su larga scala da parte di molti organi di stampa un tempo potenti e influenti, tra cui il Los Angeles Times, che ha tagliato il personale della redazione del 20% la scorsa settimana, così come Sports Illustrated e Business Insider. I tagli pianificati hanno anche scatenato scioperi da parte dei dipendenti in altre sedi, tra cui il New York Daily News e la rivista Forbes.
The Messenger era stato lanciato lo scorso maggio, investendo molto (per qualcuno troppo, considerate le difficoltà del settore dei media) . Per questo erano stati assunti giornalisti che lavoravano in importanti testate ed erano stati stipulati contratti di locazione per uffici dai costi multimilionari a New York, Washington e in Florida. L'ambizione dichiarata era quella di attirare abbastanza traffico web per raggiungere un pubblico mensile di 100 milioni di lettori (obiettivo che sarebbe stato nei fatti solo di un quarto del target sperato).

The Messenger non ha mai realizzato profitti e ha bruciato i suoi soldi mentre le entrate pubblicitarie sono crollate. I critici hanno affermato che Finkelstein si affidava a un modello di business obsoleto che si basava sulla distribuzione e sulle ricerche sui social media per attirare l'attenzione.
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