La seduta asiatica consegna ai mercati europei un segnale preciso: la corsa si ferma per respirare, ma il sentiment resta costruttivo. In chiusura: Nikkei 225 +0,28%; S&P/ASX 200 +0,10%; Shanghai +0,11%; SZSE Component +0,96%; China A50 +0,76%; DJ Shanghai +0,32%; Hang Seng +0,13%; Taiwan Weighted +1,42%; KOSPI −0,03%; IDX Composite −0,62%; Nifty 50 −0,36%; BSE Sensex −0,32%; VN 30 +0,41%. La tecnologia cinese guida i rialzi, mentre Seul e Mumbai consolidano dopo i recenti strappi.
Futures europei: rotta di apertura
Futures sull’Euro Stoxx 50 sostanzialmente invariati e indicazioni similari per DAX, CAC 40, FTSE 100 e FTSE MIB, in scia alla pausa di Wall Street e alle prese di profitto globali. Gli operatori segnalano un avvio piatto o di lieve frazionale per le Borse Ue, con volatilità legata ai dati USA di giornata.
Valute: il dollaro tiene il campo
Sul Forex il dollaro resta tonico, con euro intorno a 1,174–1,175 e sterlina nell’area di 1,34–1,35; dollaro/yen poco mosso in zona 148,8. Gli investitori attendono i dati USA (PCE, richieste di sussidio) per affinare il profilo dei prossimi tagli Fed. Sull’Asia emergente, yuan offshore in area 7,12–7,13 per dollaro, con iniziative di mercato a sostegno della liquidità in RMB a Hong Kong.
Materie prime: petrolio in pausa, gas e metalli preziosi sotto i riflettori
Brent in lieve flessione intorno a 69 $/barile e WTI poco sotto 65 $, dopo il rally di ieri alimentato dal calo scorte USA e dai timori su forniture. “Il ritracciamento è presa di profitto su un movimento guidato più dal sentiment che dai fondamentali”, ha commentato un’analista di brokeraggio asiatico.
Gas naturale TTF vicino a 32 €/MWh, sui minimi di periodo, in un quadro di domanda stagionale attenuata e stoccaggi europei confortevoli. Oro stabile in area 3.740 $/oncia, a ridosso del record storico toccato in settimana; argento e platino in lieve rialzo, palladio in calo.
Il quadro di fondo: la Fed detta il tempo
Il mercato prezza altri due tagli da 25 pb entro fine anno, ma i toni prudenti dei policymaker hanno raffreddato l’idea di un percorso troppo rapido. “Meglio non correre: le valutazioni sono tirate e il mese finisce con ribilanciamenti tecnici”, osserva un gestore europeo.
Cosa aspettarsi a Milano
Per Piazza Affari l’avvio si annuncia prudente: banche e utilities restano i barometri della seduta, con il petrolio che limita l’impulso dei titoli energy e l’oro che sostiene i minerari auriferi. In assenza di sorprese dai dati USA, è probabile una giornata di range stretto con focus sulle nuove guidance societarie europee.