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Mercati: le borse asiatiche calano sulla scia di Wall Street

- di: Redazione
 
Mercati: le borse asiatiche calano sulla scia di Wall Street
Mercati asiatici in ribasso dopo la seduta fortemente negativa di ieri a Wall Street, a causa dei diffusi timori che gli aumenti dei tassi di interesse statunitensi, decisi per combattere l'inflazione, possano arrestare la crescita economica. In calo Shanghai, Hong Kong, Seul e Sydney, mentre Tokyo ha registrato una crescita dopo la ripresa delle contrazioni sospese nei giorni scorsi per una festività.

Borse: calano i mercati asiatici

Giovedì l'indice S&P 500 di riferimento di Wall Street è crollato del 3,6% (per la più grande perdita di un giorno negli ultimi due anni), una volta svanito l'ottimismo che aveva guidato il rally del giorno precedente.
Gli investitori sono preoccupati per le future mosse della Federal reserve che mercoledì ha alzato di mezzo punto percentuale il suo tasso di interesse chiave, nell'ambito della strategia per fronteggiare l'inflazione. Sempre ieri la Banca d'Inghilterra ha alzato il suo tasso di riferimento al livello più alto degli ultimi 13 anni, il quarto aumento da dicembre, per raffreddare l'inflazione britannica che sta raggiungendo i massimi degli ultimi 30 anni.

L'indice Shanghai Composite è sceso dell'1,6% a 3.019,11 e l'Hang Seng di Hong Kong è crollato del 3,6% a 20.051,61. Il Nikkei 225 di Tokyo ha guadagnato lo 0,9% a 27.053,81. Il Kospi di Seoul è sceso dell'1,3% a 2.642,26 e l'S&P-ASX 200 di Sydney è arretrato del 2,3% a 7.197,40. In calo anche le borse di Nuova Zelanda e Singapore.

L'S&P 500 è sceso del 3,6% a 4.146,87, restituendo l'aumento del 3% di mercoledì. Il Dow Jones Industrial Average ha perso il 3,1% a 32.997,97. Il Nasdaq, dominato dai titoli tecnologici, è crollato del 5% a 12.317,69.
I mercati dell'energia rimangono volatili poiché il conflitto in Ucraina continua e la domanda rimane elevata in un contesto di scarse forniture di petrolio. I governi europei stanno cercando di sostituire le forniture energetiche dalla Russia, valutando l'opzione di un embargo totale.
Il greggio statunitense di riferimento ha guadagnato 77 centesimi a 109,03 dollari nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent,a Londra è avanzato di 75 cent a 111,65 dollari al barile.
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