• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Trump–Putin in Alaska: verso una pace stile Yalta?

- di: Jole Rosati
 
Trump–Putin in Alaska: verso una pace stile Yalta?
Trump–Putin in Alaska: verso una pace stile Yalta?
Vertice ad alta tensione in Alaska tra Trump e Putin: la pace che potrebbe diventare un nuovo Yalta. Zelensky escluso o invitato? L’Europa alza la voce, mentre il Cremlino punta in grande.

(Trump e Putin nell'incontro che si tenne durante il primo mandato del presidente americano). 

Il 15 agosto 2025, in un’Alaska carica di storia — già territorio zarista e oggi luogo fuori dalla giurisdizione della Corte Penale Internazionale — si svolgerà un vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin in stile Yalta, primo incontro sul suolo statunitense dai tempi del Governors Island Summit del 1988.

Un summit controverso già prima di iniziare

Trump ha aperto la porta a possibili “scambi territoriali” per una pace negoziata in Ucraina, suscitando sgomento tra gli alleati europei. Volodymyr Zelensky ha reagito con fermezza: nessun compromesso sarà fatto senza la partecipazione dell’Ucraina, e non saranno ceduti neppure centimetri di territorio.

L’Europa scende in campo compatta

Un coro di leader europei — tra cui von der Leyen, Macron, Merz, Meloni, Starmer, Tusk e Stubb — ha ribadito che la pace non può essere decisa senza Kiev e che ogni confronto deve poggiare su un cessate il fuoco prima di discutere questioni territoriali. In questa cornice, la linea è netta: i confini non si modificano con la forza.

il “terzo incomodo”: Zelensky al tavolo (forse)

Dal fronte statunitense filtra realismo: un accordo potrà difficilmente soddisfare entrambe le parti, ma prende corpo l’ipotesi di un incontro trilaterale Trump–Putin–Zelensky in una fase successiva. Nel frattempo, a Washington si valuta con serietà di invitare Zelensky già al vertice in Alaska, per evitare un negoziato percepito come escludente.

Una pace a rischio se non inclusiva

Gli osservatori invitano alla cautela: solo un’intesa che includa l’Ucraina può reggere nel tempo. Il rischio è quello di una riedizione dell’“accordo di Monaco”: cedere territorio in cambio di promesse fragili. La diplomazia è chiamata a impedire che concessioni unilaterali aprano a nuove instabilità invece che chiuderle.

Una scacchiera intricata

Il vertice di Ferragosto si avvicina come una scacchiera intricata: con Trump e Putin al centro, un’Europa all’erta e Zelensky al limite di entrare in gioco. L’ombra del passato — Yalta, Monaco — si mescola con le questioni del presente: sovranità, dialogo e geopolitica. Solo una diplomazia forte e inclusiva potrà trasformare questa partita in un passo concreto verso la pace. 

Notizie dello stesso argomento
Trovati 26 record
Pagina
3
03/12/2025
Ponte dell’Immacolata, 13,9 milioni in viaggio
Federalberghi vede un’Italia che si muove ma resta la frattura sociale
03/12/2025
Italian Tourism Awards, Roma accende la notte che celebra il valore dell’industria dei viaggi
Nelle sale storiche del The St. Regis Rome prende forma la sesta edizione degli Italian To...
03/12/2025
Usa, stop alle domande di immigrazione da 19 paesi
Gli Stati Uniti bloccano visti, green card e cittadinanze per cittadini di 19 paesi extra-...
03/12/2025
Netanyahu, sì alle fattorie illegali e la nuova linea in Cisgiordania
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo un documento interno rivelato da Ynet, s...
Trovati 26 record
Pagina
3
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720