Petrolio: l'Arabia Saudita non vuole aumentare la produzione

- di: Redazione
 
L'Arabia Saudita non è disposta ad aumentare l'estrazione di petrolio e, in ogni caso, non ha alcuna intenzione di apportare modifiche all'accordo - con la Russia e altri Paesi estrattori - che tiene sotto controllo la produzione. La presa di posizione spegne la speranza di Washington di convincere i sauditi ad un cambio di posizione, anche in considerazione delle tensioni con la Russia, impegnata militarmente ai confini con l'Ucraina.

L'Arabia Saudita non ha intenzione di aumentare la produzione di petrolio

Quindi non ha avuto grandi risultati la missione a Riyad di Brett McGurk, coordinatore del Consiglio di sicurezza nazionale per il Medio Oriente, e dell'inviato per l'energia del Dipartimento di Stato, Amos Hochstein.
Anche se l'aumento della produzione di petrolio non era ufficialmente sul tavolo, è abbastanza scontato che la questione abbia aleggiato sui colloqui, nel corso dei quali i due emissari della Casa Bianca hanno discusso un "approccio collaborativo" con i sauditi per gestire le potenziali pressioni di mercato derivanti da una possibile invasione russa dell'Ucraina.

L'alleanza a guida saudita e russa (nota come OPEC+), chiede aumenti graduali della produzione di petrolio mentre il mondo cerca di mettersi alle spalle la pandemia. Ma le occasioni di tensione internazionale si stanno moltiplicano e hanno determinato la volatilità del mercato.
Il greggio benchmark viene scambiato a circa 95 dollari al barile, il livello più alto degli ultimi otto anni. L'attuale media nazionale degli Stati Uniti per un gallone (il rapporto gallone/litro è 1 a 3,78541) di benzina normale costa circa 3,50 dollari, con un aumento del 40% rispetto alla media di 2,50 dollari dello stesso periodo dell'anno scorso.

L'Arabia Saudita ha la capacità di produrre circa 12 milioni di barili al giorno, ma la sua produzione è di circa 10 milioni di barili al giorno in linea con i limiti posti da OPEC+ durante la pandemia di coronavirus.
OPEC+ ha costantemente respinto le pressione di Biden per pompare una quantità significativamente maggiore di petrolio, decidendo invece di attenersi a cauti aumenti mensili. I prezzi più elevati sono una manna per le economie sia dell'Arabia Saudita che della Russia (con Mosca che deve affrontare possibili sanzioni occidentali sull'Ucraina).
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