Da rivale a partner: Berlusconi brilla, Berlino osserva, sinergie in vista.
(Foto: Piersilvio Berlusconi, Ceo di MFE).
ProSieben cambia passo e spalanca la porta a MFE
Il 6 agosto 2025 segna una svolta nel lungo duello tra ProSiebenSat.1 e MFE‑MediaForEurope (MFE): il consiglio d’amministrazione e il consiglio di sorveglianza del gruppo tv tedesco raccomandano ufficialmente ai soci di aderire all’offerta potenziata lanciata da MFE, controllata dalla famiglia Berlusconi.
Un’offerta migliorata, ma con visione a lungo termine
L’offerta revisionata prevede 4,48 € in contanti più 1,3 azioni “A” MFE per ogni azione ProSieben, equivalenti a circa 8,07 € per titolo — un premio sostanzioso rispetto ai 7 € offerti dal rivale PPF.
ProSieben definisce la migliorata proposta come un segnale di “impegno a lungo termine e investimento nella società”, ha dichiarato un portavoce dell’azienda.
PPF resiste, ma non rilancia
Il gruppo ceco PPF, secondo maggiore azionista di ProSieben, declina la possibilità di rilanciare la propria offerta in contanti da 7 €, ribadendo che “la nostra proposta mantiene la trasparenza e l’indipendenza dell’emittente tedesca”, come dichiarato in una nota ufficiale.
Berlino osserva: rilevanza politica e culturale
Il dossier ha suscitato attenzione anche sul piano politico. Il ministro della Cultura tedesco ha invitato Pier Silvio Berlusconi a Berlino per discutere le implicazioni dell’operazione, soprattutto in termini di indipendenza giornalistica, sede tedesca e posti di lavoro. “Ci attendiamo rassicurazioni concrete sul rispetto dell’autonomia editoriale”, ha detto il ministro.
Sinergie (e cifre) nel mirino
MFE stima che una collaborazione integrata porterebbe a sinergie operative per circa 150 milioni € annui. Altri calcoli — ancora più ottimistici — fanno pensare a fino a 419 milioni € di Ebit aggiuntivi entro il quarto anno, oltre a investimenti e costi una tantum fino a 145 milioni €, secondo analisti di settore.
Scadenza ravvicinata e futuro incerto
Il termine per l’adesione all’offerta è fissato al 13 agosto 2025, salvo possibili proroghe previste dalla normativa tedesca. Solo allora sarà chiarito quanto MFE riuscirà a inglobare nel suo capitale, e soprattutto se riuscirà a superare eventuali soglie decisive di controllo.
Operazione economico/strategica
Da muro contro muro a raccomandazione formale: ProSieben fa un passo indietro e MFE avanza. L’operazione non è solo economica: ha un sapore politico, culturale e strategico. Se sarà davvero “integrazione paneuropea”, dipenderà dai numeri, dalle scelte di governance e dal “fattore Berlino”.