• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Rc auto sempre più cara: +4% nei primi 3 mesi del 2023

- di: Barbara Bizzarri
 
Rc auto sempre più cara: +4% nei primi 3 mesi del 2023
Aria di rincari ovunque, perciò non poteva mancare una nuova mazzata sulla RC auto: Codacons commenta i dati diffusi oggi dall’Ivass, secondo cui i prezzi delle polizze sono saliti del +4% nei primi 3 mesi del 2023.

Rc auto sempre più cara: +4% nei primi 3 mesi del 2023

“A dicembre dello scorso anno avevamo inserito la voce 'Rc auto' all’interno della stangata che avrebbe atteso gli italiani nel corso del 2023, e purtroppo le nostre previsioni hanno trovato conferma – spiega il presidente Carlo Rienzi – Le tariffe assicurative hanno invertito il trend e sono tornate a crescere in modo aggressivo, aggravando i conti delle famiglie. Ricordiamo infatti che l’Rc auto è una voce obbligatoria per chi possiede un’auto, circostanza che rende i rincari degli ultimi mesi una nuova mazzata a danno dei consumatori, e inciderà sulle spese di milioni di italiani, generando immensi profitti per le imprese assicuratrici”.

Sul piede di guerra anche Assoutenti, che dichiara: ''I dati Ivass sull’andamento delle tariffe Rc auto confermano purtroppo tutti i nostri timori, e gli allarmi lanciati a più riprese negli ultimi mesi circa il rischio che le compagnie di assicurazioni potessero sfruttare l’allarme inflazione per ritoccare i prezzi delle polizze''.

“L’andamento dell’Rc auto ha invertito la rotta – aggiunge il presidente Furio Truzzi (nella foto) - Gli ultimi dati Ivass per il 2022 registravano infatti una diminuzione su base annua del -2,1% nel secondo trimestre e del -1,5% nel terzo trimestre. Nei primi tre mesi del 2023, invece, i prezzi aumentano del 4%, e purtroppo i rincari proseguono anche nelle ultime settimane: l’Istat, nel report sull’inflazione, registra a maggio un aumento del +2,6% su base annua per la voce “assicurazioni sui mezzi di trasporto”, aumento che va ad aggiungersi a quello certificati oggi dall’Ivass. Considerato l’andamento delle tariffe dal secondo trimestre del 2022 ad oggi, i rincari sono anche più consistenti rispetto a quelli emersi dallo studio Ivass, e raggiungono il +8,7%. Riteniamo si tratti di incrementi del tutto ingiustificati, soprattutto considerata la loro entità, e temiamo che molte compagnie abbiano sfruttato l’emergenza inflazione che da mesi si registra in Italia per ritoccare le tariffe al pubblico. Aumenti su cui vogliamo vederci chiaro, e per questo chiederemo all’Ivass di fornirci tutti i dati utili per capire come sia possibile un rincaro così forte a danno degli automobilisti italiani”.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 82 record
05/12/2025
Lovaglio davanti al cda Mps: cosa c'è davvero in gioco
Inchiesta su Luigi Lovaglio e sulla scalata di Mps a Mediobanca: accuse, ruolo di Caltagir...
05/12/2025
Leonardo: accordo con la Direzione Nazionale degli Armamenti per il supporto ai velivoli C-27J Spartan
Leonardo e la Direzione Nazionale degli Armamenti hanno firmato un contratto pluriennale
05/12/2025
Asia mista, Nikkei in calo e Mumbai corre dopo la RBI
Borse asiatiche contrastate: Nikkei in ribasso su timori BOJ, Mumbai sale con il taglio ta...
05/12/2025
Miliardari record: boom di ricchezza, eredità e fughe fiscali
Mai così tanti miliardari e mai così ricchi: secondo UBS sono oltre 2.900 con 15,8 trilion...
05/12/2025
Antitrust Ue contro Meta: Whatsapp, IA e concorrenza nel mirino
L’Ue apre un’indagine su Meta per l’uso dell’IA su WhatsApp Business. Nel mirino possibili...
05/12/2025
Petrolio fermo ma teso: Ucraina e Fed tengono con il fiato sospeso
Prezzi del petrolio quasi fermi ma sostenuti da Fed e tensioni in Ucraina. Mercati in atte...
Trovati 82 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720