Regno Unito, 'cade'' la prima testa importante: si dimette il capo dello staff del primo ministro

- di: Redazione
 
Le voci di tensioni dentro il governo di Keir Starmer che avevano fatto capolino nelle cronache politiche britanniche hanno avuto una improvvisa conferma, con la notizia che il capo dello staff del primo ministro, Sue Gray, si è dimesso ieri dall'incarico. Da settimane il ruolo di Gray, ex alta funzionaria statale, era oggetto di una enorme attenzione mediatica oltre che per il modo con cui gestiva la sua funzione. anche per il fatto che l'opinione pubblica era rimasta a dir poco sorpresa dall'apprendere l'ammontare del suo stipendio, addirittura superiore a quello del premier.

Regno Unito, 'cade'' la prima testa importante: si dimette il capo dello staff del primo ministro

A lei , poi, erano imputate le difficoltà dei primi mesi di Starmer a Downing Street, nonostante la schiacciante vittoria che aveva dato ai laburisti la maggioranza parlamentare, dopo 14 anni di governo conservatore.
“Nelle ultime settimane mi è diventato chiaro che i commenti intensi sulla mia posizione rischiavano di diventare una distrazione dal fondamentale lavoro di cambiamento del governo”, ha affermato Gray in una dichiarazione.

Le difficoltà per il governo sono subito emerse, con le critiche rivolte a Starmer e ad altri esponenti laburisti per avere ricevuto molti e ricchi regali da parte di donatori. Starmer ha restituito donazioni per un valore di migliaia di sterline, ha reso noto il suo ufficio la scorsa settimana , ma le cifre hanno avuto un impatto politico negativo in un momento in cui il suo governo sta tagliando gli aiuti finanziari per le bollette energetiche di milioni di pensionati.

Comunque, dopo le dimissioni, Sue Gray ha già ''incassato'' incarico: sarà l'inviata di Starmer per le regioni e le nazioni, ha affermato l’ufficio del primo ministro.
Gray era stata assunta da Starmer nel 2023 quando il suo partito laburista era all’opposizione.
Starmer ha poi annunciato altri cambiamenti nel suo team di consulenti e la creazione di un nuovo team di comunicazione strategica guidato da James Lyons, ex giornalista di quotidiani britannici.
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