Le relazioni tra Italia e Russia hanno subito un brusco inasprimento dopo che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha paragonato l’invasione russa dell’Ucraina all’aggressione nazista del Terzo Reich. Un’analogia storica che ha provocato una dura reazione da parte di Mosca, sia a livello diplomatico che con attacchi informatici mirati contro le infrastrutture italiane. La vicenda ha scatenato una crisi diplomatica senza precedenti tra i due Paesi, mettendo in evidenza le crescenti tensioni geopolitiche e il ruolo dell’Italia nella guerra in Ucraina.
Perché la Russia attacca Mattarella: il paragone con il Terzo Reich, le tensioni geopolitiche e gli attacchi hacker
Il punto di rottura tra Roma e Mosca è arrivato lo scorso 5 febbraio, quando il Presidente Mattarella, intervenendo all’Università di Marsiglia, ha fatto un’analisi storica sulle dinamiche dei conflitti mondiali. Durante il suo discorso, ha evidenziato come negli anni Trenta l’Europa sia precipitata in una spirale di violenza a causa delle politiche espansionistiche e autoritarie della Germania nazista.
Nel tracciare questo quadro, Mattarella ha affermato: “Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”, lasciando intendere che la strategia di Vladimir Putin segue uno schema simile a quello di Hitler, basato sulla violazione della sovranità degli Stati vicini con il pretesto di una presunta “protezione” dei propri connazionali.
La reazione di Mosca: “Parole blasfeme e inaccettabili”
Le dichiarazioni di Mattarella hanno scatenato un’immediata reazione russa. La portavoce del Ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha definito il paragone “un’invenzione blasfema”, accusando il Presidente italiano di ignorare il ruolo storico della Russia nella sconfitta del nazismo. Zakharova ha poi rincarato la dose: “È assurdo che il Presidente di un Paese che ha conosciuto in prima persona il fascismo si permetta di paragonare la Russia di oggi alla Germania hitleriana”.
La portavoce ha poi ricordato che l’Unione Sovietica ha subito oltre 20 milioni di morti a causa dell’invasione nazista, un trauma storico che rende il paragone con il Terzo Reich particolarmente offensivo per il popolo russo. Il Cremlino ha inoltre avvertito che le parole di Mattarella “non rimarranno senza conseguenze”, lasciando intendere possibili ritorsioni nei confronti dell’Italia.
L’attacco hacker: la vendetta digitale degli hacker filorussi
A poche ore dalle dichiarazioni di Zakharova, il gruppo di hacker filorussi NoName057(16) ha rivendicato una serie di attacchi informatici contro siti governativi e infrastrutture critiche italiane. Tra gli obiettivi colpiti figurano:I siti del Ministero dell’Interno e della Guardia di Finanza;Gli aeroporti di Linate e Malpensa;Il porto di Trieste e quello di Taranto;Il sito dell’istituto bancario Intesa Sanpaolo.
Gli attacchi, di tipo DDoS (Distributed Denial of Service), hanno temporaneamente reso inaccessibili i portali, sovraccaricandoli di richieste. Sebbene non vi siano state violazioni di dati sensibili, l’operazione ha messo in luce la vulnerabilità delle infrastrutture digitali italiane e il rischio di escalation nel conflitto cibernetico tra Occidente e Russia.
L’Italia difende Mattarella: la politica compatta contro le minacce russe
Le reazioni in Italia non si sono fatte attendere. Il governo ha espresso totale solidarietà a Mattarella, con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha definito gli attacchi russi “inaccettabili”. Anche le opposizioni si sono schierate a difesa del Capo dello Stato: Elly Schlein (PD) e Giuseppe Conte (M5S) hanno condannato le minacce russe e ribadito il sostegno dell’Italia all’Ucraina.
Nel frattempo, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha rafforzato i protocolli di sicurezza per proteggere le infrastrutture digitali del Paese, mentre il Ministero della Difesa monitora con attenzione eventuali nuove azioni ostili.
Un bivio nelle relazioni tra Italia e Russia
La crisi scatenata dalle parole di Mattarella segna un punto di svolta nei rapporti tra Roma e Mosca. Se fino a qualche anno fa l’Italia cercava di mantenere un canale di dialogo con la Russia, la guerra in Ucraina ha reso questa posizione sempre più difficile.
Mosca ha dimostrato di non tollerare critiche alla sua narrativa sul conflitto e ha risposto con attacchi informatici e minacce diplomatiche. Questo scontro evidenzia il ruolo sempre più delicato dell’Italia nello scenario geopolitico europeo, stretta tra il sostegno all’Ucraina e la necessità di proteggere i propri interessi economici e strategici.
Se la tensione continuerà a crescere, l’Italia potrebbe trovarsi costretta a rafforzare ulteriormente le proprie difese digitali e a valutare contromisure più incisive contro le interferenze russe. Un segnale chiaro che la guerra, ormai, non si combatte solo sul campo di battaglia, ma anche nei palazzi della diplomazia e negli spazi virtuali.