TIM: accordo con Iliad tramite FiberCop per sviluppare il mercato dell'accesso FTTH

- di: Daniele Minuti
 
Il Gruppo TIM ha annunciato di aver siglato un accordo con Iliad, tramite FiberCop, con le due realtà che si impegnano di agire insieme in modo da sviluppare il mercato dell'accesso Fiber-to-the-Home nel nostro Paese: la società di telecomunicazioni francese parteciperà così al progetto di co-investimento sulla rete FiberCop, in modo da supportare il suo operato nel campo della progettazione e realizzazione di rete d'accesso secondaria in fibra ottica fino alle abitazioni degli italiani.

La decisione di Iliad di aderire a tale offerta di co-investimento è in linea con quella presa da molti altri operatori nazionali nel campo delle comunicazioni (Fastweb ha già dato l'assenso mentre l'intesa con Tiscali è attualmente in fase di finalizzazione), a dimostrazione di quanto valido sia il piano di investimenti messo in piedi da FiberCop con il traguardo di assicurare una copertura FTTH a circa tre quarti delle cosiddette "aree grigie e nere" nella Penisola entro il termine ultimo del 2025.

L'azienda con sede a Parigi conferma quindi il suo impegno nel voler investire in Italia in modo da contribuire attivamente alla digitalizzazione del paese e offrire connettività di alto livello agli italiani tramite offerte che siano consumer friendly e convenienti. TIM invece offrirà a Iliad l'accesso alla rete primaria in fibra per partecipare all'operazione.

Un ennesimo successo per il Gruppo TIM, che con il raggiungimento di questa intesa trova conferma dell'efficacia del modello del co-investimento inseguito ormai da molto tempo: in questo modo è possibile consentire a ogni operatore interessato alla partecipazione nel percorso di sviluppo della fibra ottica in Italia di entrare nel processo all'interno però di un quadro di competizione infrastrutturale mirato a dare forza al superamento del gap digitale diffuso nei territori nazionali. Oltre a questo, viene anche messo davanti a tutti il consumatore, con famiglie e imprese che avranno la possibilità di migrare verso connessioni ultrabroadband con velocità che superano quella del Gigabit per secondo.

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