Torino si trasforma nella capitale globale dell’enogastronomia ospitando, per la prima volta in Italia, i prestigiosi World’s 50 Best Restaurants Awards. Dal 16 al 20 giugno, il Lingotto accoglie chef stellati, esperti del settore e appassionati da ogni parte del mondo.
Torino capitale mondiale del gusto: gli Oscar della cucina arrivano in Italia
Si tratta di un evento di caratura internazionale, paragonabile agli Oscar del cinema per impatto e visibilità nel settore del food: una celebrazione della cultura culinaria, dell’innovazione gastronomica e dell’eccellenza italiana nel mondo.
Torino e il suo ruolo da protagonista
La scelta del capoluogo piemontese non è casuale. Torino, già culla di movimenti gastronomici come Slow Food e forte di una tradizione che unisce l’eleganza sabauda al fermento creativo contemporaneo, offre una cornice ideale per l’edizione 2025 del premio. L’evento, che comprende masterclass, cene esclusive, tavole rotonde e degustazioni, punta a valorizzare le eccellenze locali insieme ai talenti internazionali. Il Lingotto, simbolo della trasformazione industriale e culturale della città, si conferma epicentro di un’agenda fittissima e glamour.
Chef, sommelier e racconti di gusto
La settimana torinese vede sfilare i grandi nomi della ristorazione mondiale. Oltre ai 50 finalisti che ambiscono al titolo di miglior ristorante del mondo, si attendono figure di riferimento come Massimo Bottura, che giocherà in casa, ma anche il danese Rasmus Kofoed, la colombiana Leonor Espinosa e il peruviano Virgilio Martínez. La competizione è sempre più globale, con un’attenzione crescente alla sostenibilità, alla ricerca e alle contaminazioni culturali. Il premio, infatti, non valuta solo la qualità dei piatti, ma anche l’approccio etico e l’esperienza complessiva proposta dai ristoranti.
Un’occasione per il turismo e il made in Italy
L’indotto per Torino è significativo: si stimano migliaia di presenze tra turisti, giornalisti e addetti ai lavori, con ricadute economiche e d’immagine notevoli. I riflettori internazionali sono puntati sull’Italia non solo per la tradizione, ma per la sua capacità di reinventarsi. Gli eventi collaterali, organizzati anche in collaborazione con la Regione Piemonte e il Comune di Torino, spaziano dalla valorizzazione dei vini autoctoni alle dimostrazioni di cucina live, con un forte coinvolgimento del pubblico.
Lo storytelling del gusto e la visione globale
Il format dei World’s 50 Best è noto per saper raccontare, attraverso i protagonisti e i luoghi, le trasformazioni in atto nel mondo della cucina. La presenza in Italia rappresenta una consacrazione della sua centralità culturale, ma anche un’apertura verso nuove sfide e dialoghi globali. Dal tema dell’agricoltura rigenerativa all’uso di tecnologie innovative in cucina, l’edizione torinese si preannuncia come una delle più ricche e discusse di sempre. E per chi ama il buon cibo, sarà un’occasione irripetibile per entrare in contatto con il futuro della tavola.