L’esperienza turistica attuale, del turismo esperienziale e creativo, può essere descritta come un flusso ininterrotto che inizia ancora prima del viaggio e prosegue quando il viaggio è già terminato.
Si parla di ciclo di esperienza estesa, diviso in diverse fasi: la prima (pre-experience) è la fase in cui si raccolgono le informazioni, si valutano le alternative, si inizia ad immaginare il viaggio e si provvede alla fase di acquisto. La seconda è l’esperienza vera e propria, l’ultima (post-experience) è il momento dei ricordi, che oltre che nei souvenir, si concretizza nel passaparola e nei commenti.
Toscana, luogo del fare: l'artigianato diventa motore di sviluppo locale grazie al turismo
In tutte e tre le fasi, per il turista creativo, che vuole vivere un luogo e interagire realmente con esso creando nuove connessioni, la presenza di botteghe, laboratori e imprese dell’artigianato artistico rappresenta un valore aggiunto e un criterio importante per la scelta della destinazione.
In quest’ottica l’artigianato artistico e tradizionale si configura quindi come una componente fondamentale dell’offerta turistica esperienziale e creativa: a partire da questa considerazione il progetto Toscana, luogo del fare1, ha realizzato una serie di azioni – fisiche e virtuali – per costruire un nuovo modello di valorizzazione turistica del territorio toscano, senza dimenticare il turismo di prossimità e gli abitanti stessi.
Tali azioni permettono di conoscere i “protagonisti” del fare, gli artigiani, entrare nel vivo del processo creativo, osservare tecniche, conoscere materiali, stili decorativi e vivere un’esperienza fuori dal tempo.
Danno inoltre al turista, al viaggiatore, la possibilità di vedere e conoscere “un’altra Toscana” interessante, a volte spettacolare, ma quasi segreta, in cui antiche tecniche di lavorazione si rigenerano costantemente grazie a un’inesauribile creatività, in costante rapporto con la cultura del territorio di appartenenza e con le altre realtà economiche in esso localizzate.
Toscana, luogo del Fare è un progetto quadro finalizzato alla costruzione, sul territorio regionale toscano, di un modello di turismo esperienziale e creativo basato sul tessuto dell’artigianato artistico e tradizionale, con l’obiettivo, tra l’altro, di contribuire a destagionalizzare i flussi turistici e a distribuirli in modo più uniforme sul territorio regionale, supportando un turismo slow, maggiormente sostenibile.
Il progetto si è concretizzato in una serie di azioni, complementari e articolate, che cercano di costruire un modello in grado di rispondere alle necessità e alle richieste di utenti molto diversificati:
- Artour Toscana, la piattaforma multilingue dedicata alla costruzione di percorsi ed esperienze legate all’artigianato artistico e tradizionale in Toscana. Si tratta di un sito in cui sono state inserite circa 400 laboratori toscani, oltre a musei, botteghe di nicchia e altri elementi di interesse, collegate o collegabili con percorsi pedonali o carrabili che il viaggiatore può costruire e vivere a suo piacimento, in totale libertà. Gli itinerari possono essere selezionati per criterio geografico o sulla base dell’interesse verso una specifica lavorazione artistica. Tutti i laboratori sono aperti all’accoglienza del visitatore, anche su appuntamento, e offrono esperienze di varia natura, dalla visita guidata alle dimostrazioni ai workshop pratici (https://toscana.artour.it/).
La piattaforma Artour è uno strumento grazie al quale i potenziali visitatori del territorio toscano possono costruire, in maniera indipendente e sulla base dei propri interessi, nuove modalità di viaggio, in cui i laboratori artigiani – e i luoghi e le comunità in cui si trovano – rispondono a quel desiderio di autenticità che spesso si è perso nei grandi centri d’arte.
- Gli appuntamenti dei Trekking dell’Artigianato®, itinerari fisici realizzati con guide specializzate, hanno contribuito a dare una nuova chiave di lettura del territorio toscano grazie ai laboratori e alle imprese artigiani, con particolare attenzione a quelli che sono concentrati nei Borghi dell’Artigianato, ovvero centri minori in cui l’artigianato ha un forte valore identitario. Molti di questi sono già mete del turismo tradizionale, ma gli itinerari del Trekking dell’Artigianato ne danno una chiave di lettura diversa, complementare e alternativa al tempo stesso a quella legata al patrimonio storico e artistico o alle produzioni enogastronomiche, più lenta e meno legata ai momenti di forte concentrazione dei flussi. Si vuole, in questo modo, provare a coniugare il turismo dei cammini, del trekking, con la visita a borghi e laboratori per valorizzare ulteriormente il territorio ed ampliare l’esperienza dell’utente;
- Gli itinerari urbani, dedicati quest’anno alle profumerie artigianali fiorentine, consentono al turista, ma anche al cittadino, di scoprire luoghi e volti nascosti della città, consentendogli di assaporare un’esperienza più autentica, non stereotipata né standardizzata. Ogni tappa un’occasione per sperimentare il saper fare degli artigiani, a anche per ascoltare le loro storie, i loro racconti e per immergersi in un mondo diverso e affascinante.
- Azioni di Influencer Marketing in collaborazione con Hoopygang, agenzia specializzata nel settore. È stata quindi realizzata una campagna di influencer marketing nazionale con l’obiettivo primario di aumentare la consapevolezza dell’audience di riferimento nei confronti dell’artigianato toscano. Come target di riferimento è stata definita una fascia di popolazione compresa tra i 25 e i 60 anni, composta per il 60% da donne e per il restante 40% da uomini, con interessi verso i settori dell’artigianato, lifestyle, home decor, fashion & beauty. Gli influencer hanno valorizzato, attraverso i propri canali di social, soprattutto Instagram, sia le botteghe degli artigiani, sia i luoghi in cui esse sono collocate, ivi compresi quei musei che hanno una vocazione territoriale e che sono strettamente collegati alle produzioni locali. Le tappe realizzate, in periodo invernale, proprio nella logica della destagionalizzazione, sono state: Firenze; Pietrasanta; Colle Val d’Elsa; Pistoia; Volterra. La scelta delle tappe è stata motivata, oltre che dalle caratteristiche dei luoghi, dal fatto che tutte le amministrazioni locali hanno condiviso i principi della Carta Internazionale dell’Artigianato che vede nell’artigianato artistico “una componente fondamentale dell’offerta turistica” dei territori.