Ucraina: Escludere la Russia dalla rete Swift? I pro e i contro

- di: Redazione
 
Quando Vladimir Putin ha annunciato il riconoscimento delle autoproclamate repubbliche russofone in territorio ucraino, la risposta dell'Occidente si è concretizzata nell'adozione di misure punitive, che hanno compreso anche sanzioni finanziarie e la (temporanea) sospensione del gasdotto Nord Stream 2. Ma tra le sanzioni ne manca una, potenziale, che potrebbe creare molti problemi a Mosca: tenere la Russia fuori dalla rete interbancaria Swift, escludendola quindi alla rete di messaggistica interbancaria globale.

Che effetti avrebbe l'esclusione della Russia dalla rete Swift?

Se adottata, questa misura rallenterebbe notevolmente le transazioni tra le banche russe e il resto del mondo, con un effetto sull'economia del Paese che in molti ipotizzano come devastante.
Questa sanzione, cui lo stesso Biden è sembrato alludere nei suoi interventi sul dossier ucraino, è stata evocata dal sottosegretario americano per la Crescita economica, l'Energia e l'Ambiente, José Fernandez, quando, parlando del complesso di misure che potrebbero essere prese contro Mosca, ha fatto riferimento ad azioni che ''avrebbero un costo elevato per l'economia russa, in particolare il suo sistema finanziario, e controlli sulle esportazioni di prodotti essenziali per le ambizioni del Cremlino e di Vladimir Putin''.

Ma cos'é e come funziona la rete Swift?
''Swift'' è l'acronimo di Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication, una società cooperativa di diritto belga che gestisce la maggior parte degli ordini di pagamento per le transazioni internazionali.
Creata nel 1973, Swift riunisce poco più di oltre undicimila e 500 organizzazioni finanziarie e bancarie, in più di duecento Paesi.
In sintesi, il sistema automatizza la scrittura e l'invio di ordini di pagamento tra banche di tutto il mondo. È quindi un sistema di messaggistica elettronica sicuro che consente transazioni bancarie tra Paesi.
Per avere un'idea di quanto importante sia il ruolo che Swift ha ormai nel settore delle transazioni bancarie, basta considerare che solo nello scorso anno ha veicolato più di dieci miliardi e mezzo di ordini di pagamento in tutto il mondo.

Tecnicamente non ci sarebbero problemi a sospendere l'accesso della Russia a questo servizio, ma per ottenere questa condizione gli Stati Uniti dovranno raggiungere un accordo con gli altri partecipanti a Swift, che ha una particolarità: i Paesi più piccoli sono rappresentati allo stesso modo dei grandi. Gli amministratori sono 25, quindi un'eventuale disconnessione delle banche russe sarebbe subordinata all'approvazione di almeno 13 dei 25 amministratori della società. E qui entrerebbero in gioco altri fattori e non è quindi detto che una richiesta di allontanamento della Russia dai servizi si Swift possa passare in automatico, anche se avanzata da un partner importante e di peso come gli Stati Uniti.

L'esclusione dalla rete Swift sarebbe "devastante, soprattutto a breve termine", secondo una nota di un think tank che si occupa di Russia, sconvolgendo l'economia del Paese poiché rallenterebbe il commercio tra le aziende russe e i loro partner occidentali. In poche parole quello che oggi si fa telematicamente su Swift i soggetti russi, in caso di esclusione, dovrebbero farlo con modalità manuali di elaborazione delle transazioni, cosa che, nella ricerca di propri canali di comunicazione, rallenterebbe i tempi di scambio. L'esclusione da Swift fu minacciata anche in occasione della crisi ucraina del 2014, a seguito della quale la Banca centrale russa ha sviluppato un proprio sistema concorrente.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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