• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Ue in bilico: no della Bce sugli asset russi, la guerra continua

- di: Vittorio Massi
 
Ue in bilico: no della Bce sugli asset russi, la guerra continua

La mossa di Francoforte frena il sostegno economico a Kiev e spinge l’Europa verso un bivio.

Foto: (riunione della Commissione europea).

La trama della guerra in Ucraina si intreccia oggi con una decisione finanziaria destinata a cambiare le carte in tavola: la Banca Centrale Europea (BCE) ha detto no al prestito da 140 miliardi di euro che l’Unione Europea (Ue) voleva garantire per Kiev, usando gli asset russi congelati come garanzia.

Perché la Bce ha detto no

Secondo quanto riportato dal Financial Times e altre fonti, la BCE ha concluso che la proposta avanzata dalla Commissione viola il suo mandato: trasformerebbe gli asset congelati in un meccanismo di prestito garantito da una banca centrale, configurando di fatto un finanziamento diretto ai governi europei — una pratica vietata dai trattati.

Il prestito — immaginato come “prestito di riparazione” verso l’Ucraina, con rimborso futuro da parte della Russia sotto forma di compensazioni — si basava sugli oltre 180-200 miliardi di euro immobilizzati in Europa dopo l’invasione del 2022.

Il punto politico: divisioni, rischi e conseguenze

La decisione della BCE rappresenta un colpo duro al progetto europeo di finanziamento della difesa e ricostruzione di Kiev. Già in passato alcuni Stati, primo fra tutti il Belgio — dove ha sede il deposito titoli che custodisce gli asset russi, Euroclear — si erano opposti all’uso immediato delle riserve congelate per via dei rischi legali e di contenzioso.

Secondo il primo ministro belga, utilizzare questi beni significherebbe privare l’Europa di una leva negoziale nei confronti di Mosca in vista di un possibile accordo di pace.

Sullo sfondo: guerra, diplomazia e mosse di Mosca

Il rifiuto della BCE arriva in un momento delicatissimo: mentre gli inviati degli Stati Uniti — Steve Witkoff e Jared Kushner — sono a Mosca per colloqui con Putin, il presidente russo ha rilanciato sfidando l’Europa: “Se l’Europa vuole la guerra, siamo pronti”.

Di fronte a questo, la leadership europea si trova divisa: da un lato la necessità di sostenere l’Ucraina nel pieno del conflitto; dall’altro le titubanze su come e con che strumenti finanziare tale sostegno. Il fallimento dell’operazione asset-russi mette l’Europa davanti a un bivio: trovare un piano alternativo — oppure rischiare un ridimensionamento del proprio ruolo politico e strategico.

Cosa succede ora: scenari e incognite

  • Il piano di ricorso agli asset russi è bloccato almeno per ora — l’Ue dovrà inventarsi un’altra strada per finanziare Kiev.
  • Il rischio di fuga in avanti di Mosca: se l’Europa appare divisa e debole, la Russia potrebbe sentirsi incoraggiata a intensificare la pressione militare e diplomatica.
  • Un test di unità per l’Europa: la delicata prova politica può rafforzare (se si trova un accordo) oppure fratturare l’azione comune.
  • Per l’Ucraina, un inverno sempre più difficile: meno certezze finanziarie, più bisogno di sostegno militare e politico da parte dell’Occidente.

Decisivo il prossimo vertice di Bruxelles

La “prova del fuoco” per l’Europa non riguarda solo la guerra sul campo, bensì la sua capacità di reggere come blocco politico, economico e morale. Con il no della BCE, l’Ue è chiamata a scegliere se restare unita — trovando nuove soluzioni — oppure rischiare di arrivare divisa a una definizione della crisi Ucraina. Il prossimo vertice di Bruxelles sarà decisivo. 

Notizie dello stesso argomento
Trovati 31 record
Pagina
2
04/12/2025
La sinistra e i “moniti” di Francesca Albanese
Francesca Albanese, le reazioni della sinistra italiana dopo l’assalto alla redazione de L...
04/12/2025
Esenzione Imu per gli italiani all’estero: dalla Camera via libera unanime
Una misura che tocca patrimonio, flussi migratori e legame economico con il Paese
04/12/2025
La Russa rilancia il “fine pena a casa” per Natale
Ignazio La Russa punta a un decreto entro Natale per consentire ai detenuti a fine pena di...
04/12/2025
Maduro-Trump, telefonata cordiale nel pieno dell’ultimatum
Analisi approfondita della telefonata tra Nicolás Maduro e Donald Trump, nel pieno delle t...
04/12/2025
Hegseth sotto assedio: i repubblicani sfidano il Pentagono
Dopo i raid contro le barche dei narcos, esplode il malumore nel Gop: briefing senza legal...
Trovati 31 record
Pagina
2
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720