• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Vivere al mare allunga la vita, ma non per tutti

- di: Jole Rosati
 
Vivere al mare allunga la vita, ma non per tutti

Vivere al mare allunga la vita, ma non per tutti.

In Italia la longevità costiera convive con disuguaglianze economiche e divari territoriali. La dieta mediterranea e il clima restano un patrimonio da difendere, ma reddito e servizi sanitari continuano a fare la differenza.

Italia, laboratorio naturale della longevità

Uno studio americano ha mostrato come abitare lungo le coste aumenti l’aspettativa di vita. L’Italia, con i suoi oltre 7.400 chilometri di litorale, rappresenta un caso ideale per osservare il fenomeno. Qui la geografia si intreccia con lo stile di vita mediterraneo e con differenze socio-economiche che incidono direttamente sulla salute.

Nord e sud, un divario che resiste

Secondo i dati Istat, chi vive in Trentino-Alto Adige o in Emilia-Romagna ha una speranza di vita di circa tre anni superiore rispetto a chi risiede in Calabria o Campania. Eppure la mappa della longevità mostra come molte zone costiere si collochino ai vertici: la Liguria, con il suo clima mite e un modello di vita attivo, è da anni in cima alle classifiche per speranza di vita.

Città costiere tra benessere e contraddizioni

Trieste, Ancona, Bari o Cagliari dimostrano come il mare possa diventare un alleato della salute. Le città costiere offrono spazi aperti, attività fisica all’aria libera e maggiore socialità. Ma il quadro non è uniforme: i porti convivono con elevati livelli di inquinamento e la pressione turistica fa lievitare i prezzi delle case, rendendo difficile per molti accedere a questi benefici.

Reddito, la vera discriminante

In Italia vivere al mare è spesso una questione di portafoglio. Le abitazioni costiere hanno prezzi più alti, specialmente nelle zone turistiche e metropolitane. Chi dispone di redditi elevati può permettersi quartieri ben serviti e accesso a strutture sanitarie di qualità. Al contrario, chi vive in piccoli centri interni o periferici deve fare i conti con carenze infrastrutturali e meno opportunità di prevenzione.

Politiche locali decisive

Non basta la geografia naturale a determinare la longevità: contano anche le scelte politiche. Investimenti in trasporti pubblici, ospedali, spazi verdi e centri di prevenzione possono ridurre il divario tra aree costiere e interne. Alcune Regioni hanno già avviato programmi per valorizzare zone montane e rurali, con l’obiettivo di rendere più equilibrata la qualità della vita.

Mediterraneo, un modello fragile

La dieta mediterranea, la convivialità legata agli spazi all’aperto e il clima favorevole restano asset preziosi per la salute degli italiani. Ma senza una reale riduzione delle disuguaglianze territoriali ed economiche, i vantaggi della vita sul mare resteranno privilegio di pochi. Come dimostra lo studio americano, vivere al mare allunga la vita: il problema è che non tutti, in Italia, possono permetterselo.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 1 record
Trovati 1 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720