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Confartigianato: crisi del lavoro indipendente, -4,3% pre-pandemia, in crescita l’occupazione indipendente femminile

- di: Barbara Leone
 
Confartigianato: crisi del lavoro indipendente, -4,3% pre-pandemia, in crescita l’occupazione indipendente femminile
I segnali desunti dal report realizzato da Confartigianato Studi sulla crisi del lavoro indipendente indicano che nei ventinove mesi intercorsi da febbraio 2020 a luglio 2022 l’occupazione autonoma ha segnato un calo di 225mila unità, corrispondenti al 4,3%, a fronte dell’incremento di 404mila occupati dipendenti, pari al 2,3%, composto dall’aumento di 221mila dipendenti temporanei con una crescita del 7,5%, e da quello di 183mila dipendenti permanenti in aumento dell’1,2%. Una recente analisi di Confartigianato evidenzia poi che le micro e piccole imprese sono protagoniste della crescita di domanda per il lavoro dipendente, in particolare per il lavoro stabile e l’apprendistato.

L’esame degli ultimi dati sul mercato del lavoro evidenzia che a luglio 2022 l’occupazione è calata dello 0,1% rispetto a giugno, combinazione di una flessione dello 0,2% sia per i dipendenti permanenti che per gli indipendenti e di un aumento dello 0,4% per i dipendenti a termine; si stanno delineando gli effetti dell’incertezza generata dal proseguimento della guerra, dalla fine anticipata della legislatura e dagli effetti della crescita dei prezzi.

I dati trimestrali pubblicati dall’Istat hanno inoltre consentito alcuni approfondimenti sulle tendenze del lavoro indipendente. Nella media dell’ultimo anno, dal terzo trimestre 2021 al secondo trimestre 2022, l’occupazione indipendente maschile è scesa del 5,6% rispetto al 2019, anno pre-pandemia, e quella femminile ha ceduto del 5,9%. Va segnalato che nell’ultimo anno l’occupazione indipendente femminile registra un risultato positivo, evidenziando una crescita tendenziale del 3,6% a fronte del calo dell’1,0% degli indipendenti uomini; il segnale di recupero è trainato dall’incremento nelle attività dei servizi alle persone e alle imprese, ma anche edilizia, manifattura, commercio e turismo registrano un aumento delle lavoratrici indipendenti.

Gli effetti a lungo termine della recessione innescata si ripercuotono anche sul territorio. Le tendenze su base regionale dell’occupazione indipendente, pubblicate nel ventunesimo report di Confartigianato “Imprese in trincea nella guerra dell'energia”, evidenzia nel Mezzogiorno un calo che si ferma al 3,2%, a fronte di una maggiore accentuazione nel   Nord Ovest con una decrescita del 5,8%, mentre al Nord Est è registrata una regressione del 6,9% e nel Centro una diminuzione del 7,5%.
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