Novartis, il 2021 chiude con ricavi in crescita del 4% e un utile netto di 24 miliardi

- di: Redazione
 
Utile netto di 24 miliardi

Il risultato operativo è cresciuto del 13% (in v.c., +15% in dollari), grazie soprattutto all’incremento del fatturato, alla produttività e ai benefici derivati da minori spese legali. Il risultato operativo core è cresciuto del 6% (in v.c., +8% in dollari), con un aumento del margine di IM al 36,2% (+130% bps in v.c.). L’utile netto è stato di 24 miliardi di dollari, ottenuto anche grazie ai guadagni derivanti dal disinvestimento delle azioni in Roche (14,6 miliardi di dollari). L’utile netto per azione è stato di 6,29 dollari (+7% in v.c., +9% in dollari), trainato soprattutto dal risultato operativo core, con un lieve impatto dovuto al minore reddito core a seguito del disinvestimento azionario in Roche. Il free cash flow è di 13,3 miliardi di dollari (+14% in dollari). Vendute azioni al portatore Roche per 20,7 miliardi di dollari. Avviato un buyback azionario fino a 15 miliardi di dollari, in linea con le priorità di allocazione del capitale. Procede la revisione strategica di Sandoz.

Proposto per il 2021 un dividendo di 3,10 franchi svizzeri per azione, con un incremento del 3,3%. Previsioni per il 20222: per il fatturato e il risultato operativo core del Gruppo si prevede una crescita a singola cifra media. Per il fatturato di IM si prevede una crescita a singola cifra media; per il risultato operativo core si prevede una crescita a una cifra, tra media e alta, superiore a quella del fatturato.

Commentando i risultati del trimestre, il CEO di Novartis Vas Narasimhan ha dichiarato: "Novartis ha realizzato un altro anno di solide performance operative con una crescita a singola cifra media, un’espansione dei margini e un forte free cash flow. I nostri driver di crescita sul mercato continuano a offrire buoni risultati nelle diverse aree geografiche, sostenendo la nostra fiducia nelle prospettive di crescita a medio e lungo termine. Nonostante alcune battute d’arresto della pipeline, abbiamo raggiunto importanti pietre miliari dell’innovazione, tra cui: Entresto, 177Lu-PSMA-617, iptacopan, Kisqali e Leqvio. Guardando al futuro, siamo concentrati sugli sviluppi della nostra pipeline e delle piattaforme tecnologiche chiave, che comprendono più di 20 asset con importanti potenzialità, da approvare entro il 2026. Manteniamo un equilibrio tra le nostre priorità di allocazione del capitale mentre continuiamo a investire nell’innovazione, remunerando il capitale ai nostri azionisti".
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