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ACEA cede il 100% di Acea Energia a Plenitude: operazione da 588,5 milioni, con possibile earn-out fino a 100 milioni

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
ACEA cede il 100% di Acea Energia a Plenitude: operazione da 588,5 milioni, con possibile earn-out fino a 100 milioni

Il Consiglio di Amministrazione di ACEA, presieduto da Barbara Marinali, ha approvato l’offerta vincolante presentata lo scorso 4 giugno da Eni Plenitude per l’acquisto del 100% del capitale sociale di ACEA Energia S.p.A., incluso il 50% detenuto in Umbria Energy S.p.A. L’operazione, che rappresenta uno snodo cruciale nella ristrutturazione del portafoglio strategico del gruppo romano, avviene con l’esclusione di specifiche linee di business – tra cui l’efficienza energetica, la mobilità elettrica, l’economia circolare e l’energy management – che hanno generato nel 2024 un EBITDA di circa 6 milioni di euro.

ACEA cede il 100% di Acea Energia a Plenitude: operazione da 588,5 milioni

L’offerta, secondo il meccanismo cosiddetto “locked box”, assegna alla società oggetto della transazione un Enterprise Value di 460 milioni di euro al 31 dicembre 2024. A questa somma si aggiunge il riconoscimento della cassa netta normalizzata alla stessa data fino a un valore di circa 128,5 milioni di euro, cifra rettificata rispetto alla cassa netta reported di 213,9 milioni per tenere conto di operazioni di reverse factoring. Il corrispettivo base che ne deriva ammonta a complessivi 588,5 milioni di euro e sarà versato al momento del closing, previsto entro giugno 2026.

Condizioni sospensive e golden power
Il perfezionamento dell’operazione è vincolato all’ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorità competenti, inclusa quella Antitrust per il controllo delle concentrazioni. Ulteriori condizioni sospensive riguardano l’applicabilità della normativa sul golden power e quella in materia di Foreign Subsidies Regulation. Il completamento della transazione dipenderà anche dal buon esito delle negoziazioni sui contratti definitivi.

Earn-out fino a 100 milioni legato agli obiettivi al 2027
L’intesa prevede inoltre una potenziale componente di prezzo aggiuntiva fino a un massimo di 100 milioni di euro. Questo earn-out sarà riconosciuto ad ACEA nel caso in cui vengano raggiunti determinati obiettivi di performance entro il 30 giugno 2027. Tale meccanismo consente di valorizzare ulteriormente la vendita, premiando l’efficacia gestionale del perimetro ceduto anche dopo il passaggio sotto il controllo di Plenitude.

Le attività escluse dalla cessione e il nodo dei crediti fiscali
Restano escluse dal perimetro dell’operazione le attività legate all’efficienza energetica, alla mobilità elettrica, all’economia circolare e alla gestione dell’energia. Particolarmente rilevante è la quota di crediti fiscali legati al Superbonus – pari a circa 159 milioni di euro a fine 2024 – che rimarranno nella disponibilità del gruppo ACEA. La scelta di trattenere queste linee risponde alla volontà del gruppo di continuare a operare in settori a forte impatto ambientale e a elevata marginalità nel lungo periodo.

Riposizionamento strategico per ACEA e rafforzamento per Plenitude
La vendita rientra nel più ampio disegno di ACEA di rifocalizzarsi su attività core nei settori regolati, in particolare reti idriche e infrastrutture elettriche, lasciando spazio a soggetti industriali come Plenitude per la gestione dei mercati retail dell’energia. Per Eni Plenitude, l’acquisizione rafforza la sua posizione di player integrato nella transizione energetica, grazie all’ingresso in un bacino clienti consolidato e alla sinergia industriale tra produzione rinnovabile e distribuzione finale.

Un passaggio chiave nel panorama energetico italiano
L’operazione rappresenta uno dei maggiori deal italiani nel settore energia del 2025 e segna un passaggio di testimone tra due importanti protagonisti del mercato. Da un lato, ACEA conferma la sua strategia di focalizzazione industriale; dall’altro, Plenitude consolida il proprio ruolo nella filiera energetica nazionale, puntando a una crescita sostenibile e a una maggiore integrazione tra generazione da fonti rinnovabili e fornitura al cliente finale.

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