Auto elettriche, parte l'offensiva dell'Ue nei confronti dei produttori cinesi

 
L’Unione Europea sta avviando un’indagine sui sussidi che la Cina fornisce ai produttori di veicoli elettrici, mentre cresce la preoccupazione che gli aiuti erogati da Pechino stiano danneggiando le aziende europee.
''I mercati globali sono ora inondati di auto elettriche cinesi più economiche, e il loro prezzo è mantenuto artificialmente basso da enormi sussidi statali. Ciò sta distorcendo il nostro mercato'', ha detto Ursula von der Leyen nel corso della seduta plenaria dell'europarlamento di Strasburgo.

Auto elettriche, parte l'offensiva dell'Ue nei confronti dei produttori cinesi

La presidente della Commissione ha, quindi, aggiunto: ''Poiché non accettiamo questa distorsione dall’interno del nostro mercato, non la accettiamo dall’esterno. Quindi posso annunciare oggi che la Commissione sta avviando un’indagine antisovvenzioni sui veicoli elettrici provenienti dalla Cina''.

Pechino ha contribuito a rendere la Cina il più grande mercato per i veicoli elettrici, investendo miliardi di dollari in sussidi per ottenere un vantaggio iniziale in quello che è considerato un settore promettente.
Una situazione di favore che sta consentendo ai marchi cinesi di conquistare sempre più larghe fette dei mercati dei Paesi in cui operano e producono le case automobilistiche globali.

I produttori cinesi di veicoli elettrici, tra cui BYD Auto e l'unità Zeekr del Gruppo Geely, hanno iniziato le vendite quest'anno in Giappone e in Europa. Geely possiede anche la svedese Volvo Cars e il suo marchio di lusso completamente elettrico, Polestar.
''L'Europa - ha detto ancora con der Leyen - è aperta alla concorrenza, ma non a una corsa al ribasso. Dobbiamo difenderci dalle pratiche sleali''.
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Italia Informa n° 2 - Marzo/Aprile 2024
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