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Banche in ritirata dai piccoli comuni, ma utili e ricavi continuano a crescere

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Banche in ritirata dai piccoli comuni, ma utili e ricavi continuano a crescere

Negli ultimi anni, il sistema bancario italiano sta attraversando una fase di trasformazione senza precedenti. Se da un lato assistiamo alla progressiva scomparsa degli sportelli fisici nei piccoli comuni, dall’altro gli istituti di credito continuano a registrare una crescita costante di ricavi e utili. Un apparente paradosso che riflette i cambiamenti strutturali nel settore finanziario e le nuove dinamiche del rapporto tra banche e clientela.

Banche in ritirata dai piccoli comuni, ma utili e ricavi continuano a crescere

La chiusura delle filiali nei centri minori non è un fenomeno isolato, ma il risultato di una strategia mirata alla riduzione dei costi operativi e all’adozione di modelli più efficienti. Le banche giustificano questa scelta con il progressivo spostamento delle operazioni finanziarie verso il digitale, un trend che ha subito un’accelerazione con la pandemia. Tuttavia, la scomparsa degli sportelli sta creando un vuoto per molte comunità locali, in particolare per le fasce di popolazione meno avvezze all’uso della tecnologia o che vivono in aree con una scarsa copertura internet.

La scomparsa delle filiali e l'impatto sulle comunità locali
In passato, la presenza di una banca in un piccolo comune era considerata un pilastro per l’economia locale. Gli sportelli bancari non erano solo luoghi di transazione finanziaria, ma svolgevano anche una funzione sociale, offrendo consulenza e supporto a cittadini e imprese. La chiusura di questi punti fisici rappresenta quindi una perdita non solo in termini pratici, ma anche simbolici: la banca era un riferimento per molte realtà locali, dalle famiglie che vi si recavano per richiedere mutui o gestire risparmi, alle piccole imprese che necessitavano di un contatto diretto per ottenere finanziamenti o gestire il credito.

La mancanza di una filiale obbliga i cittadini a spostarsi in comuni più grandi per poter usufruire di servizi bancari tradizionali, con un evidente disagio per gli anziani e per chi non dispone di mezzi di trasporto adeguati. Inoltre, l’assenza di una banca riduce la capacità di accesso al credito per le piccole attività locali, che si trovano a dover interagire con istituti di credito sempre più distanti e meno inclini a valutare le specificità territoriali.

L'evoluzione del settore bancario: digitalizzazione e taglio dei costi
Se da una parte la chiusura delle filiali rappresenta un problema per i territori più piccoli, dall’altra i grandi gruppi bancari stanno beneficiando di una strategia che mira alla razionalizzazione delle risorse. La digitalizzazione dei servizi ha permesso di abbattere i costi operativi legati alla gestione degli sportelli fisici, mentre la crescente adozione dell’online banking da parte dei clienti ha reso superflua la presenza capillare sul territorio.

Secondo i dati più recenti, i profitti degli istituti di credito continuano a crescere grazie all’aumento delle commissioni sui servizi digitali e alla riorganizzazione interna che ha permesso di ridurre i costi fissi. Inoltre, la chiusura degli sportelli si accompagna spesso a una razionalizzazione del personale, con una progressiva riduzione dei dipendenti nelle filiali tradizionali e un aumento degli investimenti in tecnologie e assistenza da remoto.

Le grandi banche stanno quindi adattando il loro modello di business a una nuova realtà in cui il contatto fisico con la clientela diventa sempre meno rilevante, sostituito da piattaforme online sempre più sofisticate e da un’offerta di servizi che privilegia la rapidità e l’automazione. Tuttavia, questo cambiamento sta creando una divisione netta tra chi ha familiarità con gli strumenti digitali e chi invece fatica ad adattarsi a un mondo bancario sempre più virtuale.

Le soluzioni alternative: sportelli mobili e collaborazione con altri servizi
Di fronte alle critiche e alle difficoltà generate dalla chiusura delle filiali, alcune banche stanno cercando di trovare soluzioni alternative per garantire una presenza, seppur ridotta, nei territori meno serviti. Alcuni istituti hanno avviato progetti sperimentali basati su sportelli mobili, che operano a rotazione in diversi comuni, offrendo ai cittadini la possibilità di accedere ai servizi bancari senza doversi spostare in città più grandi.

Un’altra strategia consiste nella collaborazione con uffici postali e altre strutture presenti nei territori, attraverso convenzioni che permettono di svolgere alcune operazioni bancarie essenziali senza la necessità di una filiale dedicata. Tuttavia, queste soluzioni non riescono ancora a colmare del tutto il vuoto lasciato dalla chiusura degli sportelli tradizionali, e la loro efficacia varia a seconda delle aree geografiche e delle necessità specifiche delle comunità coinvolte.

Un cambiamento inevitabile, ma con costi sociali elevati
Il ritiro delle banche dai piccoli comuni è un fenomeno che riflette un cambiamento strutturale nel mondo della finanza, dove l’efficienza economica e la riduzione dei costi stanno prevalendo sulla presenza capillare sul territorio. Questo cambiamento sta permettendo agli istituti di credito di aumentare ricavi e utili, ma al tempo stesso sta creando nuove difficoltà per chi vive nelle aree meno servite.

Le banche stanno puntando tutto sulla digitalizzazione e sull’ottimizzazione dei processi, ma il rischio è quello di lasciare indietro una parte della popolazione che ancora necessita di un rapporto diretto con il proprio istituto di credito. La sfida nei prossimi anni sarà quella di trovare un equilibrio tra innovazione e accessibilità, garantendo che il progresso tecnologico non diventi un ostacolo per chi ha esigenze diverse rispetto alla clientela più giovane e digitalizzata.

Mentre il sistema bancario celebra la crescita dei propri profitti, le comunità locali si trovano a fare i conti con una realtà sempre più distante e impersonale, in cui il contatto umano e la conoscenza diretta del territorio rischiano di essere sostituiti da un algoritmo e da un’app. Il futuro del settore dipenderà dalla capacità delle banche di conciliare esigenze di bilancio con il ruolo sociale che hanno sempre ricoperto, senza trasformare l’efficienza in un sinonimo di esclusione.

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