Pedalare tra le limonaie del Garda, godersi un tramonto con un calice di vino tra le dolci colline del Chianti Classico, cimentarsi con i più piccoli in una caccia al tesoro, tra uova di cioccolato e coniglietti di Pasqua.
“Slow” è la parola d’ordine del lungo ponte di primavera che, tra Pasqua e il 1° maggio, ha invitato gli amanti del viaggio a raggiungere le destinazioni del cuore per concedersi un sano relax.
Dalla quiete della montagna alla calma dei laghi, al silenzio dei borghi il bisogno di vivere esperienze autentiche e di connettersi alle radici profonde della cultura locale, conducono gli gli amanti del paesaggio e della natura verso luoghi di charme a contatto con la natura.
Primavera in Alta Maremma toscana, con lentezza
Nel cuore incontaminato della Maremma Toscana, tra boschi secolari e affioramenti vulcanici, l’azienda vinicola Ampeleia (Località Meleta, Roccatederighi) nel grossetano apre le porte a chiunque desideri scoprire un territorio autentico attraverso i suoi vini e la buona cucina.
In primavera, l’azienda vinicola Ampeleia - 120 ettari di terra, di cui 35 coltivata a vigneti - si conferma una destinazione d’elezione per chi cerca esperienze autentiche, capaci di raccontare il carattere schietto e gentile dell’Alta Maremma. Basta concedersi una passeggiata tra i filari, una degustazione all’ombra di querce secolari, o un percorso in e-bike con vista sul Mar Tirreno per vivere ogni esperienza come un’occasione di incontro con la bellezza.
Se siete amanti della natura e del vino, l’EnoBike Tour è l’occasione perfetta per esplorare l’Alta Maremma a ritmo lento, lasciandosi incantare da panorami mozzafiato. Il tour parte dalla cantina, dove si sale in sella a una bici elettrica per partire all’avventura alla volta di borghi medievali, vigneti e sentieri, accompagnati da una guida esperta. L’esperienza culmina con una visita in cantina e una degustazione di sei vini che raccontano l’anima di Ampeleia.
I sapori del luogo banchettano alla tavola di Ampeleia Vini e Cucina, il ristorante agricolo inaugurato nel 2024, che celebra la tradizione culinaria con creatività e rispetto per la materia prima. Se desiderate mettervi alla prova ai fornelli, la Cooking Class offre l’opportunità di imparare i segreti della cucina toscana con la resident chef Ilaria Patacconi: un viaggio tra impasti, profumi e tradizioni, da concludere a tavola con i propri piatti e un calice di eccellente vino.
Fuga nel Chianti
Lasciamo la Maremma per raggiungere Castelnuovo Berardenga (Siena) dove, nel mese di aprile, riaprono due hotel icone del lusso di proprietà della famiglia Bolfo, che promuovono la destinazione enoturistica per eccellenza nel Chianti Classico.
Il 16 aprile ha riaperto i battenti l’antico borgo rurale dell’Hotel Le Fontanelle 5*. Nel cuore del Chianti Classico, tra le morbide colline senesi, questo raffinato rifugio di pace in cui passato e tradizione si intrecciano è pronto ad accogliere gli ospiti dopo un accurato restauro. Le camere, arredate con materiali naturali e tessuti caldi, riflettono l’eleganza sobria e accogliente delle case della campagna toscana. All’interno dell’hotel risiede il ristorante La Colonna dove lo chef Francesco Ferrettini propone un nuovo menu per celebrare l’arte culinaria italiana. Tortelli del plin al brasato, vitello tonnato preparato con il tonno rosso e zuppa di pollo con crostini di pane alla paprika alcuni dei piatti più iconici. Sempre in ambito gastronomico, la novità del 2025 è rappresentata dalla proposta delle cooking class; esperienze all’insegna del gusto e del divertimento attraverso la quale gli ospiti dell’hotel imparano a realizzare le ricette toscane più iconiche in un’atmosfera familiare.
Tra le novità della primavera è attesa la riapertura di The Club House 5*L. Tra colline punteggiate da vigneti e ulivi a perdita d’occhio, questo raffinato hotel adults-only, ricavato da un antico casale riportato a nuova luce dopo un attento e lungo restauro, è oggi un luogo di benessere e privacy dove il tempo sembra essersi fermato. Anche presso l’hotel The Club House sbocciano novità in ambito gastronomico nei due ristoranti capitanati dallo chef Daniele Canella. L’Osteria Il Tuscanico proporrà un menu 100% toscano per dare il giusto palcoscenico alla generosa terra che lo ospita.
A Vallepicciola tra vino e tramonti
Connessa a Fontanelle Estate, brand della famiglia Bolfo, la cantina Vallepicciola allarga la sua offerta enoturistica con due nuove proposte che coniugano il piacere del vino con la bellezza del territorio. Se la Pinot Noir Experience è un viaggio sensoriale dedicato all’eleganza del Pinot Nero, tra i filari e gli spazi iconici della cantina, autentico gioiello architettonico progettato dall’architetto Margherita Gozzi, il Sunset pic-nic consente di godere in compagnia di tramonti mozzafiato immersi tra le colline del Chianti Classico. Queste proposte si affiancano alle esperienze già consolidate come il Wine Safari - un’avventura in jeep alla scoperta dei segreti della tenuta, tra colline rigogliose - e Collectors Experience, un viaggio nel cuore della produzione vinicola, con la degustazione di sei etichette tra le più rappresentative, per turisti e wine lovers.
Pasqua in Trentino tra famiglia e relax
Nell’esclusivo family hotel 5* Familiamus, sull’altopiano di Maranza (Bolzano), dove le vette innevate delle Dolomiti cedono il posto a prati che iniziano ad accendersi dei colori della primavera, grandi e piccini possono vivere esperienze uniche, grazie a un ricco programma di attività a tema Pasqua, pensate per il divertimento di tutta la famiglia.
Nelle settimane che precedono la Pasqua, l’atmosfera di entusiasmo e creatività che si respira nel family hotel 5* della famiglia Nestl si traduce in numerose attività, laboratori e giochi a tema. I piccoli ospiti potranno cimentarsi nella preparazione di biscotti a forma di coniglietti e agnellini, decorandoli a piacimento, ma anche nella decorazione delle uova colorate e in lavoretti creativi, da portare a casa come ricordi della vacanza.
La giornata di Pasqua si arricchisce di momenti speciali per tutta la famiglia, come ad esempio la caccia al tesoro di Pasqua, che vede adulti e bambini divertirsi alla ricerca delle uova colorate nascoste nell’ampio parco esterno dell’hotel, sfidando le altre famiglie. Per intrattenere i più piccoli, le storie del teatro dei burattini regalano momenti divertenti. Come da tradizione altoatesina, le famiglie sono solite decorare insieme l’albero di Pasqua con fiocchi, uova dipinte e piccoli addobbi a tema, prima dell’attesissimo taglio dell’uovo di cioccolato. A fine giornata, un affascinante spettacolo di bolle di sapone, per concludere questa speciale giornata con meraviglia e stupore.
Tra le limonaie del Garda
Per il loro fascino sono anche chiamate “giardini d’agrumi”. Celebrate da Goethe, uniche al mondo nel loro genere, le limonaie dell’Alto Garda (il punto più settentrionale del pianeta dove si coltivano i limoni) rappresentano il tratto distintivo del paesaggio dell’Alto Garda, da dove fin dal 1700 si esportavano limoni in tutta Europa. La più grande, in funzione e aperta al pubblico, è la Pra de la fam a Tignale. Il nome (in dialetto tignalese: ‘Prato della Fame’) deriva dal fatto che i pescatori e i navigatori del Cinquecento, incontrando spesso venti contrari su questo tratto del Lago di Garda, erano costretti a fermarvisi per diversi giorni, talvolta senza cibo.
I limoni, originari di Cina e India, furono importati in Europa dagli Arabi, diffondendosi sul Garda grazie ai frati Francescani di Gargnano che li importarono a loro volta dalla Riviera Ligure nel corso del XIII secolo, come testimoniano i bassorilievi raffiguranti il frutto che si trovano sui capitelli delle colonne del chiostro di San Francesco.
La costruzione delle limonaie iniziò presumibilmente dopo il Duecento, vista la necessità di proteggere le piante dalle temperature invernali rigide che periodicamente interessano il Garda.
Restituita al pubblico dopo decenni di disuso e oggi una delle testimonianze più preziose di questa ultracentenaria arte gardesana, la Limonaia del Castel è facilmente raggiungibile a piedi dal centro storico di Limone sul Garda, ben segnalata da piastrelle segnaletiche in ceramica che si incontrano passeggiando tra i pittoreschi vicoli del paese.
Sulla riva bresciana del Lago di Garda, la limonaia “La Malora” a Gargnano, è un’antica costruzione risalente al XVI secolo, utilizzata per la coltivazione dei limoni, con una struttura unica nel suo genere. A differenza delle limonaie limitrofe, ormai abbandonate o riutilizzate come abitazioni o giardini, la Malora” è a tutt’oggi una limonaia produttiva, perfettamente conservata e visitabile.
Restiamo lungo le rive del Garda costellate di borghi, castelli, ville Liberty e affascinanti cittadine, come Sirmione, con le Grotte di Catullo, l’esempio più grandioso di villa romana finora riportata alla luce nel Nord Italia, o Desenzano con il Museo archeologico, e ancora Lonato del Garda, Salò. Gli amanti dell’arte possono concedersi una visita alle pievi romaniche di Maderno, Sirmione e Padenghe e a venerati luoghi di culto come il panoramico Santuario di Montecastello e l’Eremo di San Valentino a Gargnano o l’Abbazia di Maguzzano a Lonato, e ancora il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera (eretto nel 1921 dal poeta Gabriele d’Annunzio), e la Casa del Podestà a Lonato del Garda, con l’eccezionale biblioteca.
I più sportivi potranno concedersi percorsi in bicicletta adatti a tutte le esigenze o passeggiate rigeneranti. In tarda primavera la Riserva naturale delle Torbiere del Sebino (Provaglio d’Iseo, Brescia) assiste a una straordinaria fioritura di ninfee. In quasi quattro chilometri di acqua, canne e vegetazione palustre hanno trovato il loro habitat ideale migliaia di uccelli. Una delle escursioni più panoramiche si snoda nella Riserva Naturale delle Piramidi di Zone, uno degli spettacoli naturali più singolari del territorio, caratterizzato da imponenti piramidi di erosione con i loro maestosi pinnacoli sormontati da un macigno. Gli amanti della camminata slow possono optare per l’antichissimo tracciato della Via Valeriana, alla scoperta di inaspettati tesori storico-artistici e scenari unici. Agli appassionati delle due ruote sono assicurate pedalate indimenticabili sul tratto lacustre della Ciclovia dell’Oglio. I 280 km di percorso complessivo permettono di passare dalle vette del Gruppo dell’Adamello al fondovalle della Valle Camonica sino alle sponde del Lago d’Iseo che, pedalata dopo pedalata immersi nei parchi fluviali dell’Oglio Nord e Oglio Sud, danno accesso alle dolci colline della Franciacorta ed alla placida distesa padana.