Borsa: in salita i mercati asiatici, aspettando i dati sull'inflazione in Usa
- di: Redazione
In attesa dei dati sull'inflazione negli Stati Uniti (e quindi con la possibilità di ulteriori aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve), il mercato azionario asiatico è salito nella seduta odierna.
Ieri l'indice S&P 500, di riferimento di Wall Street, è sceso prima dell'ufficializzazione, da parte del governo, dei dati relativi all'andamento dei prezzi al consumo in giugno.
Borsa: salgono i mercati asiatici in attesa di notizie dagli Stati Uniti
Lo Shanghai Composite Index ha guadagnato lo 0,3% a 3.290,01 e il Nikkei 225 di Tokyo lo 0,4% a 26.437,96. L'Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,5% a 20.941,78. Il Kospi di Seul è salito dello 0,6% a 2.329,56, mentre l'S &P-ASX 200 di Sydney ha recuperato dalle perdite precedenti a 6.606,30. Il Sensex indiano è salito dello 0,1% a 53.938,84. La borsa della Nuova Zelanda è avanzata mentre i mercati del sud-est asiatico sono diminuiti.
L'S &P 500 ha perso lo 0,9% a 3.818,80, in calo per il terzo giorno. I titoli tecnologici, sanitari ed energetici hanno rappresentato una quota importante delle perdite. Il Dow Jones Industrial Average è scivolato dello 0,6% a 30.981,33 e il Nasdaq Composite è scivolato dello 0,9% a 11.264,73. Il mercato obbligazionario statunitense lancia segnali di allarme di una possibile recessione.
Il rendimento del Treasury a 10 anni, ovvero la differenza tra il prezzo di mercato e il payout a scadenza, è rimasto stabile al 2,98%. È inferiore al rendimento del Treasury a due anni, il che indica che alcuni investitori si aspettano una recessione nel prossimo anno o in quello dopo. Nei mercati energetici, il greggio statunitense di riferimento ha guadagnato 19 centesimi a 96,03 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il contratto è precipitato da 8,25 dollari martedì a 95,84. Il greggio Brent, la base dei prezzi per il commercio internazionale, è salito di 27 cent a 99,76 dollari al barile a Londra.