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Borse europee contrastate, Milano regge l’urto: brillano oro e Juventus, scivola il petrolio

- di: Matteo Borrelli
 
Borse europee contrastate, Milano regge l’urto: brillano oro e Juventus, scivola il petrolio

Il 5 maggio le piazze finanziarie d’Europa chiudono in ordine sparso. Milano avanza timidamente. Oro in forte rialzo, petrolio sotto pressione. Wall Street parte debole in attesa della Fed.
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Clima attendista sui mercati: l’Europa si divide, Milano tiene il passo
La seduta di oggi si è chiusa con un’intonazione mista per i mercati azionari europei, in una giornata orfana di Londra e delle principali piazze asiatiche, ferme per festività. Gli operatori si muovono con cautela, in attesa della riunione della Federal Reserve prevista per metà settimana, da cui non si attendono scelte drastiche sui tassi d’interesse ma possibili indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria.
Francoforte guida il gruppo con un progresso dell’1,12%, spinta dalle aspettative per l’insediamento del nuovo governo guidato da Friedrich Merz, leader della CDU, dato in forte sintonia con le esigenze del comparto industriale tedesco. “La Germania potrebbe tornare a essere un traino per l’Europa”, ha commentato oggi il capo economista di Commerzbank, Jörg Krämer, da Berlino.
Madrid avanza dello 0,5% (Ibex 35 a 13.514 punti), sostenuta dai bancari e da alcuni rimbalzi nel comparto delle infrastrutture, mentre Parigi cede lo 0,55% (Cac 40 a 7.727 punti), appesantita da prese di profitto su LVMH e Airbus. La Borsa di Londra è rimasta chiusa per il Bank Holiday.

Piazza Affari stabile ma selettiva: premiati finanziari e difesa
A Milano, il FTSE MIB ha guadagnato lo 0,22% chiudendo a quota 38.412 punti. Il listino allargato FTSE Italia All-Share è salito dello 0,3% a 40.759 punti. Tra gli altri indici, il FTSE Italia Mid Cap è avanzato dello 0,35%, mentre lo Star ha perso lo 0,32%, segno di una certa rotazione settoriale.
Il comparto assicurativo ha brillato con Unipol (+1,62%) e Generali (+1,47%) in cima al listino. Bene anche Mediobanca (+1,51%), favorita da indiscrezioni su un possibile riassetto nella governance. Leonardo (+1,50%) si conferma in fase positiva dopo le nuove commesse nel settore elicotteristico firmate con il Qatar, come comunicato dalla stessa società il 4 maggio.
Deboli invece alcuni titoli difensivi e del lusso. Buzzi cede l’1,01%, Campari perde l’1,00%, mentre Saipem lascia sul terreno lo 0,87%. Male anche Banco BPM (-0,78%), dopo che il presidente Castagna ha dichiarato che “non ci sono per ora trattative in corso per aggregazioni”.

MidCap: vola la Juventus, crolla Ascopiave
Nel segmento MidCap, spicca il rally di Juventus (+4,17%) dopo la conferma della qualificazione in Champions League e le prime stime di ricavi UEFA superiori ai 100 milioni. Ottimo spunto anche per LU-VE Group (+3,27%), Lottomatica (+2,37%) e Banco di Desio (+2,12%).
Giornata disastrosa per Ascopiave (-7,75%), penalizzata dalla revisione al ribasso della guidance 2025 dopo le difficoltà nei contratti di fornitura. Forti ribassi anche per D’Amico (-7,71%), Italmobiliare (-4,74%) e Alerion Clean Power (-3,86%), quest’ultima colpita da una revisione negativa del rating ESG da parte di una primaria agenzia internazionale.

Oro sugli scudi, giù il petrolio. Euro/dollaro in lieve rialzo
Le materie prime hanno vissuto una giornata bifronte. L’oro ha registrato un’impennata del 2,28%, volando a 2.356 dollari l’oncia, il massimo da due settimane. A spingere il metallo giallo sono state le tensioni geopolitiche in Medio Oriente, con nuove schermaglie tra Israele e Hezbollah al confine libanese, e i segnali di rallentamento negli Stati Uniti. “L’oro torna rifugio in tempi di incertezza, anche senza un’esplosione dell’inflazione”, ha dichiarato a CNBC il trader Kitco Peter Hug.
In netta controtendenza il petrolio. Il WTI è sceso a 57,49 dollari al barile (-1,8%), penalizzato dall’annuncio a sorpresa dell’OPEC+ di un aumento della produzione a partire da giugno. Anche il Brent ha ceduto, portandosi sotto i 61 dollari. In discesa anche il gas naturale europeo, che resta però sopra la soglia psicologica dei 30 euro/MWh. In Italia, ARERA ha fissato il prezzo del gas a 0,603157 €/Smc.
L’euro si rafforza leggermente sul dollaro e tocca quota 1,136, spinto dalle vendite sulla divisa americana.
Spread in calo, BTP a 3,53%
Sul fronte obbligazionario, lo spread BTP-Bund cala a 101 punti base, in flessione di cinque punti, mentre il rendimento del decennale italiano si attesta al 3,53%. Un segnale positivo per il Tesoro in vista delle prossime aste di medio-lungo termine previste il 9 maggio.

Wall Street parte debole, occhi puntati sulla Fed
Alle 18:00 italiane, Wall Street sta segnando un avvio in calo: il Dow Jones cede lo 0,57%, l’S&P 500 lo 0,6% e il Nasdaq lo 0,89%. Gli investitori attendono le parole del presidente della Fed, Jerome Powell, che mercoledì 7 maggio potrebbe dare segnali su un eventuale rallentamento della politica restrittiva in caso di rallentamento economico.
“Non ci aspettiamo un taglio imminente, ma Powell dovrà spiegare come conciliare la crescita debole con un’inflazione ancora ostinata”, ha spiegato Ellen Zentner, chief economist di Morgan Stanley.


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