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Mel Brooks lancia “Balle Spaziali 2”, ritorno sul pianeta della parodia nel 2027

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Mel Brooks lancia “Balle Spaziali 2”, ritorno sul pianeta della parodia nel 2027
Mel Brooks l’ha fatto di nuovo. A 98 anni, con lo spirito comico più intatto del Millennium Falcon di Han Solo (ma versione taroccata), ha annunciato ufficialmente l’uscita di Balle Spaziali 2. L’arrivo nelle sale è previsto per il 2027, esattamente quarant’anni dopo il debutto del primo, indimenticabile capitolo. La notizia è rimbalzata online con un teaser che più autoironico non si può: scorrimento in stile Star Wars e promessa da Yogurt in persona. Che lo "Sforzo" sia ancora con noi.

Mel Brooks lancia “Balle Spaziali 2”, ritorno sul pianeta della parodia nel 2027

Tra le conferme, spiccano i nomi di Rick Moranis, che torna nei panni di Dark Helmet dopo una lunga pausa dal mondo dello spettacolo, e Bill Pullman, nuovamente nel ruolo dell’eroico (e un po’ scemo) Lone Starr. Mel Brooks sarà ancora Yogurt, saggio dispensatore di verità spiritual-commerciali, oltre che il solito Presidente Skroob. Non mancheranno le new entry: Keke Palmer è tra i primi nomi ufficiali, così come Josh Gad, che partecipa anche alla scrittura e alla produzione del film. Voci insistenti parlano anche di un possibile coinvolgimento di Lewis Pullman, figlio di Bill, e del ritorno di Daphne Zuniga nel ruolo della Principessa Vespa. Insomma, un mix tra reunion e generazioni spaziali.

La parodia del reboot del prequel del sequel

Mel Brooks non si limita a fare un nuovo film: prende in giro l’idea stessa di fare un nuovo film. In un’epoca in cui ogni saga ha almeno quattro spin-off e una trilogia prequel, Balle Spaziali 2 sarà – parole sue – “una non-prequel non-reboot sequel part two con elementi di reboot”. Tradotto dal brooksiano: sarà una presa in giro colossale di Hollywood, di se stessa e di noi spettatori, ormai abituati a timeline che nemmeno i fisici quantistici riescono più a seguire. In fondo, è sempre stata questa la forza del film originale: scherzare su tutto, inclusi gli scherzi.

Amazon MGM ci mette il motore a curvatura

La produzione è affidata ad Amazon MGM, che ha colto al volo l’occasione di riportare in auge un cult senza tempo. Dietro la macchina da presa ci sarà Josh Greenbaum, regista già rodato tra comicità e parodia. Il progetto è già nella fase di pre-produzione e promette effetti speciali aggiornati ma con lo stesso cuore vintage, battute a raffica e una scrittura che rilegge i classici della fantascienza con lo sguardo impietoso di chi ha visto troppe maratone su Disney+.

Oltre la nostalgia, un atto d’amore

Il ritorno di Balle Spaziali non è solo una mossa commerciale – anche se, come sempre, il titolo gioca esplicitamente proprio su questo. È anche un atto d’amore per la comicità anarchica di un’epoca in cui si poteva ridere di tutto, compresi i miti cinematografici. Mel Brooks, con la sua intelligenza satirica e il suo spirito indomito, dimostra che l’ironia non invecchia. E se Dark Helmet è ancora pronto a inciampare nella sua spada laser, noi siamo pronti a ridere di nuovo. Forte.
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