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Settore orafo e gioielliero italiano, Rapporto congiunto Club degli Orafi e Intesa Sanpaolo: fatturato in crescita del 22,1%

- di: Barbara Leone
 
Settore orafo e gioielliero italiano, Rapporto congiunto Club degli Orafi e Intesa Sanpaolo: fatturato in crescita del 22,1%
Un fatturato in crescita del 22,1% che rafforza l’importante rimbalzo maturato nel 2021 (+55,3%). E’ quanto emerge dal Rapporto congiunto sul settore orafo italiano presentato ieri dal Club degli Orafi e Intesa Sanpaolo. Il report, che integra le analisi quantitative sul settore con le conoscenze degli operatori, evidenzia come il buon posizionamento sui mercati internazionali abbia sostenuto questi risultati con esportazioni di gioielli che nel 2022 hanno superato i 9 miliardi di euro, con un pieno recupero dei livelli pre-Covid sia in valore (+41%), sia in quantità (+5%). Tra i diversi mercati, gli Stati Uniti si confermano con 1,5 miliardi di euro come primo mercato di riferimento (+12% nel 2022), sostenuti anche dal rafforzamento del dollaro; seguono le esportazioni verso la Svizzera (1,3 miliardi di euro; + 21%) e gli Emirati Arabi Uniti.

Settore orafo e gioielliero italiano, Rapporto congiunto Club degli Orafi e Intesa Sanpaolo: fatturato in crescita del 22,1%

Il Rapporto mostra, oltre alle statistiche ufficiali, anche i risultati della terza edizione dell’indagine condotta a dicembre 2022 con il coinvolgimento delle imprese leader del settore e sviluppata dal Club degli Orafi con la Direzione Studi e Ricerche. Per l’anno in corso le attese per il fatturato vedono maggior prudenza da parte degli operatori, ma per le imprese più grandi prevale un sentiment a maggioranza positivo sia per il mercato interno, sia per i mercati internazionali. Il tema che presenta maggiori preoccupazioni negli operatori è la difficoltà di reperire manodopera che è indicata da più della metà del campione (51%) come criticità, con un peso maggiore degli aumenti dei prezzi delle materie prime. Il documento conferma come il settore abbia dato prova nell’ultimo biennio di grande competitività, frutto di un lungo percorso di selezione e riqualificazione dell’offerta che ha portato l’Italia a diventare il principale hub produttivo per la gioielleria di alta gamma. Sarà fondamentale per le imprese sostenere questo percorso con investimenti mirati verso i fattori che abilitano lo sviluppo del settore come il capitale umano, l’efficientamento dei processi e l’innovazione.

“Per il settore orafo gioielliero italiano - ha sottolineato Augusto Ungarelli, Past President Club degli Orafi Italia e Delegato per il Centro Studi - i dati a fine 2022 si confermano decisamente positivi, con un fatturato che raggiunge la quota straordinaria di 13,2 miliardi di euro, di cui il 70% destinato all’export, avvalorando quanto previsto dall’indagine congiunturale rapida condotta dal Club degli Orafi Italia a dicembre 2022. Ne emerge un quadro di un comparto che, nonostante le molteplici criticità in essere, continua a crescere nella sua posizione di grande rilievo nel sistema economico nazionale. Le Aziende italiane nel 2022 hanno saputo rafforzare il loro ruolo di fornitori leader di qualità per le realtà internazionali del lusso e dei gioielli. Delle criticità con cui il settore, e la manifattura in generale, si confronta quotidianamente, quali il costo delle materie prime, la complessa situazione geopolitica, l’aumento del prezzo dell’oro, quella che continua a destare maggiore preoccupazione è la difficoltà a reperire capitale umano, formarlo e inserirlo in un sistema produttivo in continua evoluzione e con un sempre più spinto ricambio generazionale. Questo è uno dei temi su cui il Club degli Orafi Italia pone maggiore attenzione da tempo, ritenendo che per garantire e sostenere i ritmi di crescita, ormai diventati strutturali, si debba agire a tutti i livelli per rendere più attrattivo per i giovani il mondo orafo e gioielliero. Le Aziende del comparto - ha aggiunto Ungarelli - sono realtà che garantiscono posizioni lavorative sicure e sul lungo periodo, con formazione continua e welfare di grande interesse, condizioni queste in grado di dare risposta alle esigenze sia di quanti stanno per affacciarsi al mercato del lavoro e non hanno ancora competenze specifiche, sia di quanti hanno già avvicinato l’affascinante mondo dell’artigianato artistico e delle creatività, e vogliano farlo diventare la loro professione”.

Sulla stessa linea Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo: “Il 2022 si conferma come un anno di rafforzamento della crescita per il settore orafo italiano: dopo il rimbalzo del fatturato post pandemia maturato nel 2021 (+55,3%), le imprese orafe italiane hanno ribadito l’elevata competitività con un’ulteriore crescita del 22,1%. Un sostegno decisivo arriva dai mercati internazionali con esportazioni di gioielli che nel 2022 hanno superato i 9 miliardi di euro e con un pieno recupero dei livelli pre-Covid sia in valore (+41%), sia in quantità (+5%). Questi risultati - ha aggiunto in conclusione Trenti - sono da inquadrare in un ambito competitivo fortemente sfidante condizionato da spinte inflazionistiche, politiche monetarie restrittive e un’elevata incertezza e complessità. Il posizionamento del settore verso l’alto di gamma che vede l’Italia come principale hub produttivo dell’oreficeria di lusso, ha rappresentato un’importante leva strategica per affermarsi in questo contesto: sarà fondamentale per le imprese sostenere questo percorso con investimenti mirati verso i fattori che abilitano lo sviluppo del settore come il capitale umano, l’efficientamento dei processi e l’innovazione”.

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