Economia e FinanzaConfcommercio: "Più fiducia nella ripresa da parte delle imprese che delle famiglie"- di: Daniele Minuti11/10/2021 L’Ufficio Studi di Confcommercio ha realizzato un'indagine in collaborazione con Metrica Ricerche in cui viene analizzato il clima di ottimismo per quanto riguarda il clima economico italiano di famiglie e imprese. Confcommercio: "Più fiducia nella ripresa da imprese che famiglie" Dai risultati emerge chiaramente che a pesare sul "sentiment" di entrambe sono le preoccupazioni per l’aumento delle tasse, per l’inflazione e per la perdita di posti di lavoro a cui si aggiungono le incertezze a livello politico e sanitario. "Le imprese sono comunque più ottimiste (42,7%) rispetto alle famiglie (24,3%)" - si legge nella nota - "e per i prossimi mesi credono ad un miglioramento della propria attività (61%) e pensano ad un aumento degli investimenti (indicato da 1 impresa su 3), in particolare in innovazione e sostenibilità. Sul fronte delle famiglie invece, crescono i timori per un possibile calo dei redditi (per l’80% del campione) e dei risparmi (68,5%) e le previsioni di spesa negli ultimi mesi dell’anno indicano una sostanziale stabilità dei consumi di beni e servizi (per il 75,5%) e prudenza per viaggi e vacanze, tempo libero (spettacoli, concerti, stadio) e autoveicoli". Per quanto concerne la previsione degli imprenditori sull'andamento delle attività nell'ultimo quadrimestre dell'anno, il 60,9% indica un lento miglioramento mentre il 30,8% vede una stabilità. Le previsioni per gli investimenti sono positive (60% di stabilità) e un 33,8% che punterà ad aumentare le dotazioni in ambito tecnologico, di sostenibilità e green. Il minore ottimismo delle famiglie rispetto alle imprese è causato dalla situazione personale, con le previsioni dell'andamento di redditi e risparmi ritenute in calo (rispettivamente 80% e 68,5%). Le previsioni di crescita sono per un quinto delle famiglie per i redditi e un terzo per i risparmi. Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha commentato: "L’economia è in fase di recupero e c’è più fiducia delle imprese. Prevale, invece, l’incertezza delle famiglie che temono più tasse, inflazione e perdita del lavoro. Incertezza che si traduce in meno consumi e dunque meno crescita. Ecco perché è vitale che la riforma fiscale punti su semplificazione e diminuzione delle tasse, passaggio fondamentale, insieme all’utilizzo efficace del PNRR, per rimettere in moto il Paese".Tags: economia, confcommercio, ripresa, crisi