• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia
  • Fai un Preventivo

Confcommercio: "Il calo della produzione industriale di gennaio è nettamente peggiore delle attese"

- di: Daniele Minuti
 
Confcommercio: 'Il calo della produzione industriale di gennaio è nettamente peggiore delle attese'
La produzione industriale continua a calare, per il secondo mese consecutivo in Italia, dato che fa partire il 2022 con una discesa a gennaio del 3,4% rispetto a dicembre e di 2,6 punti percentuali rispetto al dato registrato nello stesso mese del 2021. Sono questi i dati diffusi dall'Istat e commentati da Confcommercio.

Confcommercio segnala un forte calo della produzione industriale per gennaio

L'Istituto sottolinea anche che questo calo sia equamente diviso fra tutti quanti i più importanti settori di attività: il report infatti mostra che su base mensile mostrano segni negativi i settori di energia (-5,2%), dei beni di consumo (-3,6%), dei beni intermedi (-3,4%) e quello dei beni strumentali (-1,6%).

Se si va a considerare il confronto annuo, sale solamente l'energia (di 1,1 punti percentuali), mentre vedono una forte flessione i comparti dei beni intermedi (-5,2%) e dei beni strumentali (-3,5%), con un calo più lieve dei beni di consumo (-1,5%).

I settori con segno positivo più importante sono quelli di produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+10,7%), di fabbricazione di prodotti petroliferi raffinati (+8,2%) e quelli che operano nel campo della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (+1,6%). Ripida la discesa delle attività estrattive (-12,7%), della fabbricazione di apparecchiature elettriche (-12%) e delle altre industrie manifatturiere (-7,1%).

L'Ufficio Studi Confcommercio ha commentato: "Il calo della produzione industriale di gennaio è nettamente peggiore delle attese e rafforza l’impressione negativa che, riguardo alla salute dell’economia, si aveva già sulla base della dinamica delle vendite al dettaglio. La riduzione dell’attività produttiva, sebbene diffusa, appare particolarmente grave per il comparto dei beni di consumo, a segnalare ancora una volta il ruolo della domanda delle famiglie nel promuovere la crescita. La conferma di una crescita decisamente rallentata già prima della crisi delle ultime settimane, i cui riflessi sui prezzi, sui consumi e sulla produzione si vedranno in misura concreta solo a partire dai dati di marzo ed aprile, rende sempre più difficile il raggiungimento nel 2022 di una variazione del Pil vicina al 4%".
Tags: economia
Notizie dello stesso argomento
Trovati 102 record
16/12/2025
Chi è Theodore Kyriakou: il greco dietro l’offerta per Gedi
Theodore Kyriakou, presidente di Antenna Group, è al centro della trattativa per l’acquist...
16/12/2025
Asia in rosso tra dati Usa e banche centrali: futures Europa giù
Chiusure di tutte le Borse asiatiche (anche Mumbai), valute e materie prime: petrolio, gas...
16/12/2025
La guerra del silicio: Cina avanti, Usa in caccia, Europa in apnea
Il silicio racconta la nuova geopolitica globale: Cina leader, Usa costruiscono la Pax Sil...
16/12/2025
Iran, scoperto un maxi giacimento d’oro a Shadan
La scoperta d’oro a Shadan diventa un messaggio politico: tra sanzioni, rial in caduta e i...
16/12/2025
Bollo auto 2026: esenzioni e sconti tra reddito e green
Dal 1° gennaio 2026 novità sul bollo auto: esenzione per redditi bassi, vantaggi per ibrid...
Trovati 102 record
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia
  • POSTE25 sett 720