Manovra, Confcommercio dà il disco verde ma avanza richieste

- di: Redazione
 
Bene le misure strutturali in materia di Irpef e di riduzione del cuneo fiscale. Ma, anche in considerazione dell’impatto del fiscal drag sui redditi di medio livello e del forte rallentamento della congiuntura economica, occorre perseguire - con il supporto degli esiti del concordato preventivo biennale e a vantaggio del circuito redditi-fiducia-consumi - la riduzione dal 35% al 33% della seconda aliquota Irpef, nonché l’innalzamento del corrispondente scaglione di reddito da 50mila a 60mila euro”: 
Con queste parole di Luigi Taranto, segretario generale di Confcommercio-Imprese per l’Italia (nella foto), dà il disco verde alla manovra del Governo per il 2015, di cui proprio questa settimana è previsto l’inizio dell’iter parlamentare, con l’obiettivo – dopo l’esame del Senato - di portare la Legge di Bilancio in aula a Montecitorio tra il 16 e il 18 dicembre, così da approvarla entro il 31 dicembre evitando l’esercizio provvisorio.

Manovra, Confcommercio dà il disco verde ma avanza richieste

Il Governo vuole evitare a tutti i costi l'aumento delle tasse e conferma il taglio del cuneo fiscale e la priorità agli aiuti alle famiglie. Per il taglio dell'Irpef al ceto medio, tutto dipende dai risultati del concordato fiscale in scadenza giovedì. Ma nella maggioranza si parla anche di introdurre un'Ires premiale, ossia una riduzione del tributo per le imprese che reinvestono gli utili in assunzioni o progetti innovativi. Forza Italia chiede anche un aumento delle pensioni minime e l’esclusione delle forze di polizia dal blocco del turnover nella pubblica amministrazione. In ballo anche le modifiche alla normativa sui revisori nelle società pubbliche, il rinvio della sugar tax e la possibilità di modificare la web tax per proteggere le piccole imprese del web.

Per sciogliere i nodi rimasti in sospeso a breve si avrà un incontro tra i tecnici del ministero e le forze di maggioranza per valutare le coperture finanziarie, alla presenza del ministro di Economia e Finanze Giovanni Giorgetti.
Tornando al giudizio di Confcommercio sulla Manovra, l’organizzazione batte anche sul tasto dei redditi d’impresa, “per i quali è necessario procedere all’attuazione dei principi della delega di riforma del sistema fiscale in materia di Irpef (per imprenditori individuali e soci d’impresa) e Ires premiali per favorire il reinvestimento degli utili in azienda”. 

E sul sostegno agli investimenti Confcommercio chiede “maggiori stanziamenti per il credito d’imposta per la Zes Unica Sud” e “una specializzazione della misura a supporto delle pmi, riservando invece agli investimenti di grandi dimensioni strumenti incentivanti più coerenti con tali operazioni, come i contratti di sviluppo e i contratti d’area”. Inoltre, “occorrono tempestiva operatività e rafforzamento degli stanziamenti a sostegno degli investimenti per l’offerta turistica, anche con obiettivi di destagionalizzazione, digitalizzazione e sostenibilità”. 

 
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