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Forum nazionale Conftrasporto: "La logistica vale l’8,9% del Pil e ha perso 35.000 aziende"

- di: Redazione
 
Forum nazionale Conftrasporto: 'La logistica vale l’8,9% del Pil e ha perso 35.000 aziende'

È iniziato il nono Forum Internazionale di Conftrasporto, a Roma presso la sede nazionale di Confcommercio di Piazza Belli La logistica cresce e vale l’8,9% del Pil, ma il settore dei trasporti ha risentito pesantemente di fattori esterni, tra cui l’aumento dei costi logistici e una crescente incertezza. Il presidente di Confcommercio Sangalli: “Trasporti e logistica temi strategici della geopolitica”. Il ministro Salvini suona la solita musica: “Impalcatura Green Deal ideologica e suicidio economico”.

Forum nazionale Conftrasporto: "La logistica vale l’8,9% del Pil e ha perso 35.000 aziende"

Al Forum è stato presentato il report dell’Osservatorio Freight Insights, realizzato in collaborazione tra il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST)e la Fondazione Centro Studi Economia della Logistica e delle Infrastrutture (CSELI). Il report “Deep uncertainty e cambiamenti strutturali di sistema: analisi della trasformazione delle supply chains e del trasporto merci” offre un’analisi approfondita delle sfide e delle trasformazioni in atto nel settore del trasporto merci e ha messo in evidenza l’impatto delle “disruption” globali e nazionali sul settore, analizzando in particolare gli effetti economici e le dinamiche che modellano la filiera dei trasporti. 

Il settore dei trasporti ha risentito pesantemente di fattori esterni, tra cui l’aumento dei costi logistici e una crescente incertezza. La combinazione tra un aumento delle scorte di sicurezza e il costante incremento dei costi energetici (+31%) e dei canoni di locazione (+26%) ha messo a dura prova la sostenibilità economica delle imprese. Negli ultimi anni, anche il costo del denaro è aumentato notevolmente (+163% nel 2023 rispetto al 2022), influenzando negativamente gli investimenti nel settore.

Il valore della logistica in Italia è aumentato dal 7,2% del Pil nel 2019 all’8,9% nel 2023, confermando la crescente rilevanza strategica del settore. Un dato interessante è che, a livello globale, le startup logistiche hanno raccolto 10,3 miliardi di dollari in finanziamenti negli ultimi cinque anni, segnando un incremento del 7,5% rispetto al 2020.

Il settore sta assistendo a un forte consolidamento, con una riduzione di circa 35.000 aziende nel periodo dal 2009 al 2023. Gli autotrasportatori hanno registrato la perdita più significativa (-31.400 aziende). Le fusioni e acquisizioni (M&A) stanno diventando sempre più frequenti, con 214 operazioni mappate dal 2015, indicando una spinta verso il consolidamento delle reti logistiche e lo sviluppo dei terminal portuali.

Le aziende sono sempre più consapevoli dell’importanza di implementare strategie green, focalizzandosi su quattro aree principali: trasporto, magazzino, network design e packaging. In particolare, c’è un forte impegno nel rinnovamento delle flotte e nell’adozione di modalità di trasporto più sostenibili.

Il trasporto ferroviario in Italia ha registrato un calo nel 2024, con un decremento significativo del traffico merci (-8,6%) rispetto al 2021. L’incremento delle percorrenze medie necessarie per alcune direttrici, in parte dovuto a cantieri e interruzioni della rete, ha impattato negativamente sull’efficienza del sistema, rendendo l’infrastruttura meno competitiva. Gli impianti di Roma Termini e Milano Centrale sono giunti a saturazione tecnica, con un aumento della saturazione nelle principali tratte merci.

Il traffico pesante è cresciuto, con i mezzi pesanti che costituiscono oltre il 30% dei veicoli su metà della rete autostradale italiana. I traffici intermodali (container, casse mobili, e rimorchi) sono aumentati del 5% dal 2018, con un incremento particolarmente forte per i traffici RO-RO (unità carrabili solo merci). I traffici container per il Sud Italia e le Isole sono cresciuti, soprattutto grazie alla performance positiva del porto di Gioia Tauro. 

L’Italia importa la maggior parte delle merci via mare (54,7% del totale), ma la gomma rappresenta il principale vettore per il valore (34,1%). Per le esportazioni, mare e gomma sono i mezzi di trasporto principali, ma la gomma domina anche per i valori, con una quota del 41,1%. Le importazioni dall’Asia sono aumentate notevolmente (+58,3% per l’Asia Centrale tra il 2019 e il 2023), mentre gli scambi con i Paesi europei non UE sono diminuiti drasticamente a causa degli effetti geopolitici.

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