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Gentiloni: "Ue a livelli pre-pandemia alla fine del 2022"

- di: Daniele Minuti
 
Gentiloni: 'Ue a livelli pre-pandemia alla fine del 2022'
Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’economia, ha parlato in conferenza stampa da Bruxelles della situazione economica nei paesi dell'Unione e nonostante la situazione resti difficile per via della pandemia ancora in corso, si incomincia a intravedere un barlume di speranza per il futuro.

L'ex premier ha spiegato che "la recessione del 2020 non è stata profonda quanto previsto e grazie all'arrivo dei vaccini, ci aspettiamo che l'Unione Europea raggiunga i livelli di crescita registrati prima della pandemia, cioè nel quarto trimestre del 2019, già nella prima metà del 2022 quindi prima di quanto pensavamo nello scorso autunno. Però un paese su quattro avrà bisogno di più tempo per tornare a crescere".

Gentiloni ha poi parlato dell'Italia, sul punto di formare un nuovo Governo che avrà il compito di guidare il Paese verso la ripresa: "Abbiamo una possibilità di crescita molto importante grazie al Recovery Fund, quindi il Governo che si formerà dovrà andare nella direzione giusta: in questo senso ho piena fiducia nell'esperienza, nelle idee e nella capacità del presidente del Consiglio incaricato che potrà dare un contributo a un esecutivo efficiente ed europeista, piena fiducia in Draghi. In autunno avevamo previsto che il Recovery Fund avrebbe potuto avere un impatto sul Prodotto Interno Lordo del 2% negli anni in cui sarà operativo. I paesi con un PIL pro-capite sotto la media dell'unione avranno una spinta maggiore, quindi considerando uno stimolo della durata di 6 anni, il livello del PIL fino al 2026 potrebbe salire del 3% o 3,5% rispetto a uno scenario senza il Recovery".

Il Commissario europeo per l’economia ha definito il piano italiano di Recovery "in linea con i nostri obiettivi. Ma dovrà comunque essere discusso e rafforzato dal punto di vista delle riforme e dei traguardi da raggiungere: l'impegno della commissione è aumentare l'ambizione delle riforme nei piani nazionali di Recovery. La crisi ha aggravato gli squilibri economici, il debito pubblico è salito nei paesi più colpiti economicamente che erano quelli col debito più elevato prima della pandemia. Affrontare la sostenibilità del debito richiederà non solo azioni di bilancio ma anche interventi per aumentare la crescita potenziale: grande attenzione andrà data anche all'impatto sociale della crisi perché questi effetti si vedranno nel lungo periodo".
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