Gb: il clima dà i numeri, c'è più caldo a Londra che a Ibiza e Marbella

- di: David Lewis
 
Pensavamo di avere visto tutto: un re che è stato incoronato alla non verde età di 74 anni; un principe di sangue reale che è comparso in un tribunale, come un normalissimo cittadino, in quella che per altri sarebbe una bega da cortile; le file davanti alle mense sociali a poca distanza dalle sfavillanti luci del centro; gli scaffali dei supermercati desolatamente vuoti.
Una cosa che ci mancava era vedere che in molti dei giardini e dei parchi di Londra, onore e vanto della nostra capitale, l'erba che ha perso il suo colore smeraldo, virando verso un giallastro desolante. Tutto a causa di un clima e dei suoi cambiamenti che forse non avrebbero bisogno di queste rappresentazioni per indurre al timore. Non sono più piccoli segnali da interpretare, magari alla luce dei ricordi, quelli nostri o dei genitori e nonni. Il clima sta cambiando e il continuo allerta lanciato dalle varie agenzie statali sono più che un semplice segnale.

Gb: il clima dà i numeri, c'è più caldo a Londra che a Ibiza e Marbella

Perché sentire che in alcune zone del Paese, in questo periodo dell'anno, sono stati già lanciati allarmi per il caldo non è che ci lasci tranquilli. In particolare, oggi è stato lanciato un allerta ''ambra'' (il colore indica la gravità delle previsioni, ad esempio rispetto a quello meno preoccupante ''giallo'') secondo il quale le alte temperature potrebbero colpire cittadini di tutte le età e avere un impatto sul servizio sanitario nella parte orientale dell'Inghilterra e delle Midlands, zone dove, fino a pochi anni fa, in questo periodo si usciva di casa armati di impermeabile e ombrello, guardando al cielo e sperando che non cominciasse a piovere. Ora, anche se non si escludono temporali, secondo UK Health Security Agency, le temperature potrebbero raggiungere i 30 gradi. Temperature che, dicono gli esperti (non so sino a che punto per sottolineare l'inverosimiglianza di quanto accade), determineranno in alcune parti del Paese temperature più elevate rispetto a quelle di Marbella, Ibiza e Tenerife. E questo, lo confesso, mi fa quasi sorridere (e con me saranno in molti a farlo) pensando che migliaia di nostri concittadini sono emigrati in Spagna alla ricerca del caldo...

Ma, mettendo da parte le facili battute, è arrivato il momento di fare i conti con una sottovalutazione del problema legato al clima che cambia, anche se non condividiamo i metodi degli attivisti, pur rispettandone le motivazioni. Perché fa effetto sentire per radio o dalla televisione che le autorità invitano quelli che abitano a Londra o nel nord del Paese a controllare familiari e amici di cui si conosce la condizione di vulnerabilità. Una raccomandazione che forse, almeno per me, vale più delle immagini dei prati di Hyde Park secchi come in pieno agosto perché la pioggia non li aiuta a sopravvivere al calore. Che, altra cosa strana, peggio anomala, non si attenuerà nelle ore serali, anzi aumenterà nel corso della notte. E non è che in altre zone del Regno Unito si vada meglio, anche se per l'esatto contrario. Come nel Galles e in gran parte dell'Inghilterra meridionale dove, fino a domani sera, l'ondata attesa di maltempo potrebbe provocare disagi nei trasporti, interruzioni nell'erogazione di corrente elettrica e allagamenti localizzati a causa delle piogge più intense.

Non vogliamo essere catastrofisti, ma leggere le raccomandazioni di UK Health Security Agency qualche preoccupazione la genera: ''Controlla la famiglia, gli amici e i vicini; conoscere i sintomi dell'esaurimento da calore e del colpo di calore; non rimanere sotto il sole tra le 11:00 e le 15:00; esercita o porta a spasso il tuo cane nelle ore più fresche della giornata, come la mattina o la sera; chiudere le finestre e le tende nelle stanze esposte al sole; indossa indumenti adatti se esci, compresi un cappello e occhiali da sole, e applica la protezione solare; bere molti liquidi e limitare l'assunzione di alcol''.
L'agenzia ha fatto sapere che, sebbene sia difficile prevedere l'impatto esatto delle temperature più elevate sul servizio sanitario, sarà prestata la massima attenzione per i ''gruppi vulnerabili'' che soffrono per il caldo, comprese i soggetti di età superiore ai 65 anni, con problemi respiratori o cardiovascolari. Stessa attenzione per i bambini.

Per quel che può valere, visto che le statistiche si aggiornano sotto la spinta dei mutamenti del clima, il 2022 è stato l'anno più caldo mai registrato nel Regno Unito. A Coningsby, nel Lincolnshire, si è raggiunta la temperatura record di 40,3 gradi centigradi. Ma era il 19 luglio!
Ora la paura di molti è che possa essere lanciato, nelle prossime settimane, se non cambieranno le cose, un allarme ''rosso'', che significa che c'è un rischio significativo per la vita anche per le persone sane e un grave impatto probabile in tutti i settori.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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