Gran Bretagna: l'economia non riesce a ripartire

- di: David Lewis
 
L'economia britannica proprio non ce la fa a ripartire, anche se la performance del trimestre luglio-settembre è stata leggermente migliore delle previsioni, risentendo evidentemente della serie di aumenti dei tassi di interesse attuata dalla Banca d'Inghilterra per contrastare l'inflazione.
In ogni caso il lieve miglioramento è da accogliere con favore, perché ha ''sconfitto'' le previsioni di molti analisti che si aspettavano un calo. Quindi, un piccolo passo avanti che però, non sposta incide molto sull'idea che l’economia resterà stagnante ancora per diversi mesi.

Gran Bretagna: l'economia non riesce a ripartire

D'altra parte la stessa Banca d’Inghilterra (reduce da ben quattordici rialzi consecutivi dei tassi di interesse per contrastare la parabola ascendente dei prezzi), la scorsa settimana, è stata molto realista nel dire che l’economia del Regno Unito fino al 2025 resterà vicina allo zero per quando riguarda la crescita, pur sottolineando che lo spettro della recessione sarà cancellato.
Se la banca centrale ha i suoi buoni motivi per mettere in campo tutti gli strumenti in suo possesso (sostanzialmente, solo gli aumenti dei tassi) per battere o almeno ridurre l'inflazione, la strategia ha riflessi sulla crescita economica, che sarà penalizzata dal fatto che resta costoso, per consumatori e imprese, prendere il denaro in prestito.

I tassi di interesse sono al 5,25%, cioè al livello massimo da quindici anni a questa parte, e le condizioni sono tali che ben difficilmente la Banca d'Inghilterra potrebbe decidere a breve di abbassarli.
''E' troppo presto'', è stato il responso del governatore , Andrew Bailey.
Per quanto tempo ancora i tassi di interesse rimarranno alti?
Su questo gli economisti sembrano prevedere che, prima che questo accado, passeranno mesi. E qualcuno si spinge a dire che un eventuale abbassamento dei tassi non arriverà prima della fine del 2024.
Come sempre, quando si parla di economia, il discorso va a finire sugli effetti che il suo andamento ha sulla situazione politica che sembra essere in un limbo, tra l'oggi, con i conservatori al governo, e il domani, in cui dovrebbero cedere il n.10 di Downing Street al Labour.

Lo dimostra il giudizio del Cancelliere, Jeremy Hunt, secondo cui ''l'elevata inflazione è il principale ostacolo alla crescita economica. Il modo migliore per far crescere in modo sostenibile la nostra economia in questo momento è attenersi al nostro piano e abbattere l'inflazione".
Quindi, continuare la politica monetaria per sconfiggere l'inflazione e quindi creare le condizioni migliori per fare tornare a crescere l'economia. Un pensiero circolare, che per la gente comune sembra avere un solo risultato: niente cambierà, almeno per i prossimi mesi. E oggi fa sorridere la promessa del primo ministro Rishi Sunak di ''fare crescere l’economia'', come dimostra lo stallo del terzo trimestre del 2023.
Il governo ora punta, per rilanciare la sua immagine, sul probabile significativo calo del tasso di inflazione principale della prossima settimana, quando si prevede che la cifra rallenterà dal 6,7% a circa il 4,8% per ottobre.
Ma, dicono gli economisti, con l’attenuarsi del problema dell’inflazione, il problema della crescita potrebbe diventare più evidente.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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