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Pechino impone dazi shock sulle plastiche Usa ed europee

- di: Bruno Legni
 
Pechino impone dazi shock sulle plastiche Usa ed europee
Fino al 75% di tariffe sul copolimero POM: la Cina risponde alle tensioni commerciali con una mossa che scuote l’industria globale.
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Una stangata da Pechino: dazi fino al 75% sulle plastiche importate
La Cina ha annunciato l’imposizione di dazi antidumping fino al 74,9% su importazioni di copolimero di poliformaldeide (POM) provenienti da Stati Uniti, Unione Europea, Giappone e Taiwan. Questa decisione arriva al termine di un’indagine avviata nel maggio 2024, in risposta all’aumento dei dazi statunitensi su veicoli elettrici e microchip cinesi.

Il copolimero POM: un materiale strategico
Il copolimero di poliformaldeide è una plastica tecnica ad alte prestazioni, utilizzata in componenti automobilistici, dispositivi medici ed elettrodomestici, grazie alla sua capacità di sostituire parzialmente metalli come rame e zinco .

Dettagli delle tariffe imposte
Stati Uniti: dazio massimo del 74,9%, il più elevato tra i paesi colpiti.
Unione Europea: tariffa del 34,5%.
Giappone: 35,5%, con l’eccezione di Asahi Kasei Corp, soggetta a un’aliquota ridotta del 24,5%.
Taiwan: tariffa generale del 32,6%, con Formosa Plastics al 4% e Polyplastics Taiwan al 3,8%. 

Un nuovo capitolo nella guerra commerciale
Questa mossa di Pechino si inserisce in un contesto di crescenti tensioni commerciali con gli Stati Uniti e l’Unione Europea. Nonostante un recente accordo di tregua di 90 giorni tra Cina e USA per ridurre i dazi reciproci, l’introduzione di queste tariffe indica una strategia più assertiva da parte di Pechino. 

Implicazioni per l’industria globale
Le nuove tariffe potrebbero avere un impatto significativo sulle catene di approvvigionamento globali, in particolare nei settori automobilistico, elettronico e medico, dove il copolimero POM è ampiamente utilizzato. Le aziende colpite dovranno valutare strategie alternative per mitigare gli effetti di questi dazi.

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