Pininfarina 95 anni: un viaggio tra mito e futuro a Monza

A Monza, dove lo spirito del passato abbraccia l’innovazione

Nel fine settimana del Gran Premio d’Italia a Monza, Pininfarina festeggia i 95 anni con una mostra all’Automobile Club Milano che racconta un legame unico con la Formula 1. Opere, reperti e materiali originali ripercorrono la storia del marchio fondato nel 1930 da Battista “Pinin” Farina e l’evoluzione che lo ha portato a diventare una azienda globale del design.

Storia che rinnova la passione

Al centro dell’esposizione c’è la memoria sportiva: la figura di Nino Farina, primo campione del mondo di F1 e cugino del fondatore, e il trofeo originale della sua prima vittoria. Accanto, una selezione dei trofei del Mondiale progettati da Pininfarina per tappe prestigiose come Qatar, Giappone, Stati Uniti, Cina e Brasile, a testimoniare come la ricerca formale del brand sia diventata parte dell’immaginario della velocità.

Guardare avanti con fiducia

Dopo la fase più difficile della propria storia, superata con l’ingresso nel gruppo Mahindra nel 2015, il marchio esprime oggi una visione dichiaratamente proiettata al domani. “Il portafoglio ordini si è rafforzato e ci attendiamo ricavi in crescita”, ha dichiarato Silvio Angori, vicepresidente e amministratore delegato di Pininfarina, aprendo la mostra milanese.

“In un mondo che corre, ricordare gli inizi aiuta a guardare avanti”, ha aggiunto Angori, indicando nei valori originari del marchio la chiave per interpretare la nuova stagione del design e della mobilità.

Creatività in mostra

Il percorso espositivo svela anche il processo creativo e ingegneristico dietro ogni progetto: immagini di lavorazione e prototipi realizzati in stampa 3D dialogano con le forme dei modelli storici e contemporanei. Durante il weekend, contenuti e installazioni si spostano alla Club House del circuito di Monza, dove l’attenzione è catturata dal ritorno delle Frecce Tricolori con una livrea firmata Pininfarina, sintesi di aerodinamica e identità visiva.

Oltre l’automobile, un’idea di design totale

L’azienda di Cambiano non è più soltanto un atelier dell’auto: oggi opera anche in architettura, interior, port design e nei sistemi di mobilità avanzata. “Il design è l’incontro tra tecnologia ed estetica”, ha spiegato Angori, sottolineando come la diversificazione renda il business più anticiclico rispetto ai cicli dell’automotive.

Un omaggio alla cultura del progetto

“Per noi è un onore celebrare un simbolo dell’Italia e della passione per l’automobile”, ha commentato Pietro Meda, vicepresidente vicario di Automobile Club Milano. E la sfida culturale non riguarda solo gli appassionati di lungo corso: “Stiamo lavorando perché i più giovani scoprano la nostra storia”, ha concluso Angori, indicando nell’educazione al progetto un investimento strategico.

Un 2025 di celebrazioni

La tappa monzese rientra in un itinerario celebrativo che ha attraversato l’anno con momenti-chiave:

• Al Mauto di Torino, un evento dedicato ha intrecciato il racconto del mito con le frontiere del design sostenibile, tra ospiti internazionali e dialoghi sull’innovazione.
• Alla Milan Design Week, un percorso immersivo alla Fabbrica del Vapore ha ampliato il perimetro del design Pininfarina oltre l’automobile, coinvolgendo anche figure del motorsport e dell’aeronautica.
• A Pebble Beach, la presentazione del Battista Novantacinque e di un trofeo dedicato ha ribadito la centralità del brand nell’immaginario globale dell’eleganza su quattro ruote.

Memoria e futuro nella stessa inquadratura

Il compleanno numero 95 dimostra che la forza di Pininfarina non è la nostalgia, ma la capacità di tenere insieme memoria e contemporaneità. Il passato artigiano, l’attenzione alla sicurezza e la ricerca della bellezza funzionale diventano la leva per affrontare le nuove sfide: elettrificazione, sostenibilità, qualità degli spazi e dei servizi per la mobilità. È qui che il marchio intende giocarsi la prossima curva.