Ucraina: Nissan e Toyota chiudono le fabbriche in Russia e richiamano dipendenti

- di: Redazione
 
La casa automobilistica giapponese Nissan ha annunciato che, a breve, sospenderà la produzione nel suo stabilimento in Russia. La decisione è stata motivata da non meglio specificate ''sfide logistiche'', che sono comunque da mettere in relazione con le tensioni internazionali determinate dall'invasione militare dell'Ucraina da parte della Russia.

Nissan e Toyota chiudono gli stabilimenti in Russia per via del conflitto in Ucraina

La direzione centrale della casa automobilistica, che ha la sua sede centrale a Yokohama, non ha precisato una data per l'interruzione del lavoro nello stabilimento, limitandosi che accadrà ''presto''. Lo stabilimento, che si trova a San Pietroburgo, lo scorso anno ha prodotto 45 mila veicoli, compreso il Suv X-Trail. Nella sua comunicazione, Nissan ha precisato che ''la sicurezza dei dipendenti è la sua massima priorità''.

Nei giorni scorsi, la casa giapponese aveva già annunciato la sospensione delle esportazioni in Russia. Nelle stesse ore, Toyota ha ordinato a tutti i suoi dipendenti giapponesi e alle loro famiglie in Russia di tornare in Giappone. In particolare, l'ordine è rivolto a 26 dipendenti giapponesi della casa che hanno sede lavorativa in Russia.

Un dirigente del marchio ha spiegato che la società ha preso la decisione sulla base del "consiglio del governo giapponese e in considerazione della situazione generale delle sue operazioni" in Russia. Toyota ha una fabbrica per l'assemblaggio di veicoli a San Pietroburgo (dove la produzione è stata fermata il 4 marzo) e una sede di vendita a Mosca. Toyota ha anche fermato l'esportazione di veicoli in Russia e interromperà le vendite non appena finite le scorte di vetture.
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