Scuola, Azzolina: "Ai perplessi confermo che il 14 settembre si riparte"

 
Manca circa un mese e mezzo alla riapertura delle scuole in Italia dopo le tantissime settimane di stop dovute alla pandemia da Coronavirus e la bozza del protocollo di intesa fra sindacati e Miur in vista della ripartenza per settembre.

Nel documento, riportato dall'ANSA, si leggono le richieste avanzate dalle parti sociali che sono già state sottoposte al ministro dell'Istruzione, a quello della Salute e al Comitato Tecnico Scientifico.

Confermato lo svolgimento dei test sierologici per tutto quanto il personale nelle scuole poco prima la ripartenza delle attività didattiche, mentre per quanto riguarda gli alunni ci sarà l'effettuazione di test a campione con cadenza periodica. Proprio per gli esami saranno adottati i criteri di volontarietà per l'adesione al test (che per l'utenza sarà totalmente gratuito e che sarà sostenuto nelle strutture di medicina di base e non all'interno di quelle scolastiche.

La ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, ha partecipato al tavolo regionale in vista della ripresa delle lezioni a settembre presso l'Ufficio scolastico della Regione Toscana questo pomeriggio e a margine dell'incontro ha parlato della ripartenza.

"Ci sono tanti che stanno manifestando perplessità ma voglio rispondergli chiaramente: il 14 settembre si ritornerà a scuola, lo ribadisco ancora una volta. In questo modo voglio tranquillizzare chi ha avuto dei dubbi. Gli enti locali hanno fatto un lavoro impressionante sugli spazi, il mio compito sarà quello di fornire un organico più ampio sia alla Toscana che a tutte le altre regioni che ne hanno fatto richiesta".

"Ci sono sicuramente piccole criticità" - ha continuato Azzolina - "ma sono risolvibili, per i locali utilizzeremo anche edifici scolastici dismessi. I problemi di organico ed edilizia nel settore scolastico c'erano già prima dello scoppio della pandemia: a marzo non avevamo alcun genere di ricerca e ci affidammo alla comunità scientifica. Continueremo a farlo, ben venga ogni studio che potrà tranquillizzarci sugli studenti".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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