Dall’Umbria alla Sardegna, il gusto premia la qualità: vincono 27 birrifici. Il Premio Eccellenza va a Gorilla Barley Wine. Cresce anche il turismo brassicolo.
(Foto: i vincitori e gli organizzatori del Premio Cerevisia 2025).
L’Italia brinda con 39 birre artigianali, simbolo di una filiera in fermento che unisce passione, competenza e sviluppo territoriale. È questo il verdetto della XII edizione del Premio Cerevisia, il più autorevole concorso nazionale dedicato alla brassicultura di qualità. La cerimonia di premiazione si è svolta questa mattina, 17 giugno, al Centro Congressi della Camera di Commercio dell’Umbria, a Perugia.
Sono 27 i birrifici saliti sul podio, scelti tra 140 finalisti provenienti da 16 regioni italiane. La selezione è stata curata da una giuria tecnico-scientifica indipendente e anonima, sotto il coordinamento del CERB – Centro di Ricerca per l’Eccellenza della Birra dell’Università di Perugia. Nessuno sponsor, nessuna influenza commerciale: solo merito, stile e rigore.
La migliore d’Italia? Viene dall’Umbria
A conquistare il Premio Eccellenza, assegnato alla birra col punteggio più alto in assoluto, è stata “Gorilla Barley Wine” dei Mastri Birrai Umbri, confermando la regione ospitante come punta di diamante del panorama brassicolo nazionale. In tutto, l’Umbria porta a casa 11 premi con 6 birrifici.
I riconoscimenti territoriali principali vanno invece a:
• Brenta Brau Vienna del Birrificio Val Rendena (Trentino-Alto Adige) per il Nord Italia
• Buffalo Circus della Fabbrica della Birra Perugia (Umbria) per il Centro Italia
• Porter di Birra Puddu (Sardegna) per Sud e Isole
Il Premio Immagine, dedicato al design e alla comunicazione visiva, va a Birra Montecassino del Birrificio Montecassino (Lazio).
Un settore che cresce, un premio che anticipa
“Cerevisia è cresciuto perché ha basi solide: fondamento pubblico, serietà scientifica e competenza diffusa”, ha affermato Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria. Andrea Bagnolini, direttore generale di Assobirra, ha rilanciato: “Siamo davanti a una rivoluzione silenziosa: qualità che sale, territori che investono, turismo brassicolo che esplode”.
Il presidente del comitato tecnico-scientifico Paolo Fantozzi ha ribadito la natura unica del concorso: “Non premiamo solo il gusto. Ogni birra è valutata anche per etichettatura e conformità”. E per Ombretta Marconi, direttrice del CERB, “il fermento produttivo è reale: stiamo parlando di un comparto che crea economia, cultura e identità locale”.
Non è mancato il commento politico. Mauro Bacinelli, dell’Assessorato all’Agricoltura dell’Umbria, ha ricordato come la legge regionale del 2023 abbia dato “impulso concreto a un sistema produttivo giovane, coeso e attrattivo”. L’assessora di Deruta Francesca Marchini ha invece parlato positivamente della decisione di introdurre il premio “Alvaro Verbena” alla memoria dell’ex sindaco della città della ceramica: “Ha creduto nel legame tra territorio e birra quando pochi lo facevano”.
Cultura, artigianato e sviluppo: il valore della birra artigianale
Dall’analisi tecnica al valore simbolico, Cerevisia si conferma punto di riferimento per chi considera la birra artigianale un prodotto culturale oltre che gastronomico. A consegnare i premi sono stati Mencaroni, Bagnolini, Fantozzi, Marconi, Bacinelli e Marchini: un passaggio di testimone tra istituzioni e territorio, dove la birra è motore di comunità e innovazione.
Tutti i premiati: ecco le 39 birre vincitrici del 2025
Vincitori assoluti
• Premio Eccellenza: Gorilla Barley Wine – Mastri Birrai Umbri (Umbria)
• Nord Italia: Brenta Brau Vienna – Birrificio Val Rendena (Trentino-Alto Adige)
• Centro Italia: Buffalo Circus – Fabbrica della Birra Perugia (Umbria)
• Sud e Isole: Porter – Birra Puddu (Sardegna)
• Premio Immagine: Birra Montecassino – Birrificio Montecassino (Lazio)
Per stile brassicolo
(in ordine alfabetico di categoria)
• Bock: Lava (Miamal – Lombardia), Delirio (Birra Cala – Calabria)
• Blanche/Witbier: Kalabra Bergamotto (Calabria), Brama (Toscana)
• Double/Imperial IPA: Space Invaders (Qubeer – Lombardia)
• Dubbel: Symphony (Gladium – Calabria)
• Fruit Beer: Seabreeze (Tip Torre in Pietra – Lazio)
• Gluten Free: N'Artigiana Senza Glutine (Napoli), Amarcord Senza Glutine (Marche)
• Golden/Blond Ale: Exxtasy (Umbria), Happy Hoppy (Lombardia), Midona (Marche)
• Italian Grape Ale: Gaglioppo Librandi (Calabria), Vinum (Umbria), Nube (Umbria)
• Materie Prime: Fovea Light (Puglia), Birra Nursia Extra (Umbria), Annozero Wet Hope (Umbria)
• Pale Ale: Babel (Friuli), Cassia (Lazio), Big Bang Luna (Umbria)
• Pilsner: Theresianer Premium Pils (Veneto), Amala (Umbria), Pils (Lombardia)
• Porter/Stout: Baltika (Umbria), Totò (Veneto)
• Saison: Sister Ale (Piemonte)
• Weizen/Frumento: Cubulteria (Campania)
• Belgian Pale/Blond Ale: Annozero (Umbria)
• Belgian Strong Ale: Golden (Campania), Tom Ale (Veneto)
• Black IPA: Kalabra Black IPA (Calabria), Hella Hope (Piemonte), Federico II Extra (Umbria).